Originarie dell’America del Sud le patate sono arrivate nel vecchio continente dopo la scoperta del Nuovo Mondo.
Come ben sappiamo sono dei tuberi molto utilizzati in cucina, grazie alla loro versatilità. Apprezzate soprattutto come contorno, si utilizzano come ingrediente per impasti, pensiamo agli gnocchi, o i lievitati, ottima la focaccia di patate o il pane con le patate.
Esistono centinaia di varietà di patate distinte per la forma, per il colore della buccia e della polpa e per la resistenza in cottura.
La patata a polpa bianca è più adatta per gnocchi purea e minestre, quella a polpa gialla, di grana compatta è preferita per stufati ed arrosti, ottimo da fare fritta e al forno. La patata rossa ideale da fare lessa perché mantiene bene la cottura, e la ancora poco diffusa patata viola, per ottimi ripieni colorati.
Da distinguere anche patate vecchie e patate novelle. La prime, lasciate nel terreno fino a completa maturazione diventano più asciutte e farinose e sono adatte per gnocchi, purè e spezzatini. Le seconde, di primo raccolto ottime al forno senza togliere la buccia.
La patata ha un discreto potere calorico e fornisce molti principi nutritivi quali vitamine e sali minerali tra cui il potassio.
Per mantenere intatti questi valori è importante lessarle intere con la buccia, è sotto quest’ultima infatti che si trovano la maggior parte dei nutrienti.
Da ricordare inoltre che le patate non contengono glutine ne lattosio e anche il colesterolo è assente.
Come conservarle:
Le patate sono soggette alla germogliazione, quindi allo sviluppo della solanina, una sostanza nociva per il nostro organismo. Per questo motivo è bene fare attenzione a come conservarle, al riparo dalla luce e a temperature comprese tra i 5 e i 15 gradi.
Va evitato inoltre di riporle chiuse in sacchetti o contenitori di plastica.