pastiera di riso

La pastiera di riso è una versione rivisitata della più tradizionale pastiera di grano, un dolce tipico Partenopeo.

Questo fantastico dolce composto da un guscio di pasta frolla e un ripieno di riso, ricotta e uova, non vuole certamente essere alla pari della pastiera originale, ma può allietare ugualmente i banchetti delle feste pasquali.

Vi chiederete che senso ha utilizzare il riso anziché il grano che tra l’altro rappresenta un simbolo pasquale.

Ebbene, qualche motivo c’è, intanto non è sempre facile reperire il grano sia crudo che precotto, specie al di fuori del periodo pasquale, inoltre il riso è certamente più economico del grano, infine non è da sottovalutare che il riso è senza glutine quindi adatto anche ai celiaci.

In quest’ultimo caso anche la pasta frolla andrà fatta con farine senza glutine.

Anche chi non si è mai cimentato può provare questa versione con il riso che è un po’ più semplice della versione originale di grano.

Se avessi pochissimo tempo in fondo pagina ti svelerò un segreto per velocizzare ancora di più il procedimento.

pastiera di riso
  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di riposo6 Ore
  • Tempo di cottura1 Ora 20 Minuti
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaFornelloForno
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPasquaPrimavera

Ingredienti

Per la pasta frolla:

300 g farina 00 (oppure farina senza glutine)
130 g burro
80 g zucchero
1 uovo
1 tuorlo
scorza di limone
1 cucchiaino lievito in polvere per dolci (facoltativo)

Per il riso cotto:

150 g riso
500 ml latte
200 g zucchero
cannella in stecca
40 g burro
scorza d’arancia
scorza di limone

Per il ripieno:

250 g ricotta
3 uova
15 ml acqua di fiori d’arancio
q.b. cannella in polvere

Per rifinire:

1 cucchiaio zucchero a velo

Strumenti

Strumenti per preparare la pasta frolla:

1 Mixer
oppure1 Ciotola

Strumenti per preparare il ripieno:

2 Ciotole
1 Frusta
1 Cucchiaio

Strumenti per assemblare la pastiera:

1 Spianatoia
1 Mattarello
1 Teglia di 22 cm. di diametro e alta almeno 4 cm.
1 Forchetta
1 Rotella dentata

Passaggi

Per la pasta frolla:

Per impastare gli ingredienti io consiglio sempre l’utilizzo di un mixer perché li amalgama velocemente lasciando l’impasto ancora freddo una volta tolto dal boccale.

Poni nel mixer lo zucchero e la scorza di un limone e frulla per qualche secondo. Inserisci tutti gli altri ingredienti: la farina, l’uovo il tuorlo e il burro freddo di frigo tagliato a cubetti avvia il mixer ad alta velocità e fai andare per pochi secondi: otterrai una granella.
Trasferisci il composto sul un piano, meglio di marmo o di alluminio perché freddi e compatta il tutto velocemente con le mani formando un rettangolo.
Lascia riposare in frigo avvolta in pellicola trasparente per almeno mezz’ora, per dar modo al burro portato a temperatura ambiente durante l’impasto di solidificarsi nuovamente ed evitare una pasta dura o gommosa.

Cottura del riso:

Metti in pentola il latte, la stecca di cannella e lo zucchero e porta a bollore

Unisci il riso e fai cuoci a fiamma bassa mescolando spesso con un cucchiaio di legno per evitare che si attacchi sul fondo.

Se necessario durante la cottura unisci un po’ di acqua o latte tiepidi.

Lascia cuocere una ventina di minuti (dipende dal tipo di riso usato ma considera che i grani devono essere quasi sfatti), unisci il burro e grattugia la scorza di arancia e di limone.

Spegni il fuoco e lascia raffreddare.

Per il ripieno:

Fai scolare bene la ricotta, setacciala con un colino e versala in una ciotola.

In una seconda ciotola sbatti le uova, se vuoi puoi montare i bianchi a neve ben ferma, così renderai l’impasto più consistente.

Aggiungi le uova alla ricotta.

Aggiungi anche il riso ormai raffreddato.

Unisci un pizzico di cannella in polvere, l’acqua di fiori d’arancio e mescola bene il tutto.

Per assemblare la pastiera

Riprendi la pasta frolla e stendila su di una spianatoia con un mattarello ad uno spessore di mezzo centimetro.

Imburra una teglia di allumino da 22 cm. di diametro e alta almeno 4 cm.

Disponi la frolla sulla base e sui bordi della teglia.

Bucherella la base con i rebbi di una forchetta.

Versa il composto di riso e ricotta e livellalo con la forchetta.

Con la pasta frolla avanzata taglia con una rotella dentata sette strisce.

Intreccia le strisce a chiudere la pastiera.

Scalda il forno statico a 180° C e disponi la teglia nel ripiano intermedio e cuoci per circa un’ora.

Una volta fredda lasciala riposare per almeno sei ore prima di consumarla, in questo modo assorbirà meglio gli aromi.

Se vuoi prima di servirla spolvera con zucchero a velo a piacere.

Conservazione:

La pastiera di riso si conserva fuori dal frigo per due giorni.

Puoi conservarla per qualche giorno in più mettendola in frigo.

Si può anche congelare sia da cotta che da cruda, volendo anche a fette.

Va tirata fuori dal freezer almeno quindici minuti prima di consumarla.

Curiosità

La tradizione partenopea vuole che sulla pastiera vengano messe sette strisce di frolla, a rappresentare il numero degli ingredienti che furono donati alla sirena

Partenope, fondatrice della città di Napoli e dai quali lei creò la pastiera.

In realtà non c’è alcuna regola precisa e anzi pare proprio che nelle prime ricette documentate non si faccia alcun cenno al numero di strisce da utilizzare.

Consigli

Se vuoi puoi arricchire la tua pastiera di riso con cedro candito, o gocce di cioccolato.

Consiglio per i più pigri

Se non hai voglia di cuocere il riso puoi comprare due confezioni di riso latte già pronto, facilmente reperibile nei banchi frigo del supermercato. Meglio se aromatizzato alla cannella.

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Pubblicato da Gineprina Cucina

Mi chiamo Daniela, Gineprina è solo un nome di fantasia e più avanti vi spiegherò il perché di questo nome. Vivo a Genova, la mia città natale, amo la mia Liguria, con il suo mare e le sue colline e amo cucinare e gustare i piatti della tradizione ligure. Sono un architetto che di mestiere fa di tutto fuorché l’architetto, precaria a vita ho per fortuna mille passioni e interessi, fra queste anche quella di cucinare e raccogliere ricette che mi ispirano, per poi sperimentarle.

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