panini cinesi al vapore i Mantou

Incuriosita da alcune foto viste sul web ho provato anch’io a preparare i panini cinesi al vapore, i così detti Mantou.
Da qualche tempo mi è stata regalata una vaporiera al bambù e questa è stata l’occasione per inaugurarla.
I mantou sono panini molto soffici di un colore un po’ inusuale, essi infatti restano bianchi e lucidi: cuocendo a vapore non si forma la classica crosticina che siamo abituati a vedere nel nostro pane.
In realtà l’impasto è molto simile a quello dei nostri panini, fatto di farina, lievito e acqua.
Di origini antichissime, pare risalgano al 220 d.C. hanno un nome molto particolare mantou infatti significa “testa di barbaro”.
Narra la leggenda che Zhuge Liang, primo ministro di Shu ritornando con il suo esercito in patria dopo aver sconfitto il barbaro Meng Huo si ritrovò davanti ad un fiume impossibile da attraversare.
Era necessario sacrificare 49 uomini gettandone le teste nel fiume, affinché gli spiriti delle acque concedessero il passaggio.
Zhuge Liang ebbe quindi l’idea di uccidere delle mucche al posto dei suoi uomini e con la carne riempì dei panini in modo che assomigliassero a delle teste e le gettò nel fiume.
Da qui il nome “testa di barbaro”.
Oggigiorno i panini farciti con carne e cotti al vapore sono detti “baozi” ma probabilmente un tempo erano anch’essi chiamati “mantou”.

Prima di passare alla ricetta di lascio qualche idea utile

panini cinesi al vapore
  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura25 Minuti
  • Porzioni7 panini
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaCinese

Ingredienti

200 g farina 0
120 g acqua (o latte)
5 g lievito di birra fresco
1 cucchiaio olio extravergine d’oliva
11/2 cucchiaino zucchero
1 cucchiaino sale

Strumenti

Vaporiera di bambù
1 Pentola
Carta forno

Preparazione

Metti nell’acqua leggermente tiepida (35° C.) il lievito e mezzo cucchiaino di zucchero mescola e lascia riposare per 15 minuti.

Aggiungi la farina e impasta fino ad ottenere un panetto ben compatto.

Puoi impastare a mano oppure utilizzare la planetaria, il bimby o altri macchinari a seconda delle tue abitudini.

Rivesti un vassoio della vaporiera con carta forno e metti a riposare il panetto al suo interno per circa un’ora.

Riprendi il panetto e dividilo in piccoli pezzi di circa 60-70 grammi (a me sono usciti sette panini).

Lavora la pasta in modo da formare delle palline Io ho utilizzato il metodo descritto nei miei panini per hamburger.

Rivesti con carta forno i vassoi della vaporiera (ne occorreranno due) e poni i panini al loro interno ben distanziati tra di loro.

Sovrapponi i vassoi, e copri con il coperchio.

Lascia riposare ancora una mezz’ora.

Prendi una pentola dalle dimensioni adeguate per contenere la vaporiera e riempila per metà di acqua.

Appoggia la vaporiera sopra la pentola, accendi il fuoco e porta a bollore.

Lascia cuocere per circa 20-25 minuti.

panini cinesi al vapore

Spegni il fuoco e togli il coperchio con molta attenzione, aiutati con delle presine.

Controlla la cottura dei tuoi panini, dall’esterno ti sembreranno ancora crudi, in realtà una volta aperti li vedrai ben cotti.

panini cinesi al vapore

conservazione dei panini cinesi al vapore:

I panini cotti al vapore tendono, come tutto il pane, a seccare rapidamente, quindi occorrerà consumarli in giornata oppure metterli in freezer.

Volendo possono anche essere messi in freezer prima di cuocerli.

nota

In questo articolo sono presenti link di affiliazione Amazon

Kitchen Craft Contenitore per cottura a vapore orientale in bambù, 2 livelli e coperchio

se questa ricetta ti è piaciuta…

…continua a seguirmi sulla mia pagina facebook o sul mio profilo Instagram  per restare sempre aggiornato sulle novità.

Se vuoi puoi anche votare la ricetta mettendo tante stelline.

Grazie per la tua visita!

4,8 / 5
Grazie per aver votato!

Hai voglia di aiutarmi a migliorare la ricetta, rispondendo a qualche domanda? Grazie!

* Domanda obbligatoria

Pubblicato da Gineprina Cucina

Mi chiamo Daniela, Gineprina è solo un nome di fantasia e più avanti vi spiegherò il perché di questo nome. Vivo a Genova, la mia città natale, amo la mia Liguria, con il suo mare e le sue colline e amo cucinare e gustare i piatti della tradizione ligure. Sono un architetto che di mestiere fa di tutto fuorché l’architetto, precaria a vita ho per fortuna mille passioni e interessi, fra queste anche quella di cucinare e raccogliere ricette che mi ispirano, per poi sperimentarle.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.