calza della befana

Non c’è epifania senza calza della befana, sia che in famiglia ci siano bimbi piccoli o che siano un po’ cresciutelle come nel mio caso.
Ma quest’anno oltre la calza con caramelle e dolcetti mi sono divertita a preparare anche una calza commestibile un po’ particolare, da gustare a fine pasto.
Per l’involucro esterno io ho preparato una semplice pasta fatta con farina e vino bianco, senza burro, ma se vuoi puoi adoperare anche la pasta sfoglia, anche quella già confezionata, oppure una pasta brisè leggermente zuccherata.
Per il ripieno puoi decidere secondo i tuoi gusti di mettere marmellata, mele, uvetta, pinoli, noci e altra frutta secca, l’importante è che la tua calza risulti bella gonfia.
Una volta che la calza della befana sarà chiusa, ti potrai divertire a decorarla a piacere.

calza della befana
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti per la sfoglia:

  • 200 gfarina 00
  • 80 mlvino bianco
  • 1 cucchiaiozucchero
  • 1 cucchiaioolio extravergine d’oliva
  • 11/2 cucchiainolievito in polvere per dolci
  • 1 pizzicosale
  • 1uovo (per spenellare)

per il ripieno

  • 2 cucchiaiconfettura (di frutta)
  • 3mele
  • 30 guvetta
  • 11/2 bicchiererum
  • 30 gnoci (già sgusciate)
  • 11/2 cucchiainicannella in polvere
  • 2 cucchiaizucchero di canna
  • 11/2limone (il succo)

per la decorazione:

  • caramelle di zucchero colorate
  • zucchero a velo

Preparazione della sfoglia:

  1. Poni in una ciotola la farina, un cucchiaio di zucchero, un pizzico di sale e mezzo cucchiaino di lievito per dolci e mescola con un cucchiaio.

    Fai intiepidire leggermente il vino bianco (si può usare anche acqua).

    Versare il liquido sulla farina, aggiungi anche un cucchiaio d’ olio extravergine e impasta prima col cucchiaio e poi a mano, fino ad ottenere una pasta bella liscia e compatta.

    Lascia riposare l’ impasto per una mezz’ora, coperto da uno strofinaccio.

preparazione del ripieno:

  1. Metti l’uvetta ad ammorbidirsi in mezzo bicchiere di rum.

    Sbuccia le mele tagliale a fettine sottili o a cubetti e mettile in una ciotola.

    Irrora le mele con il succo di limone.

    Rompi le noci in piccoli pezzi e aggiungi al composto.

    Aggiungi la cannella, lo zucchero e mescola.

    Scola l’uvetta strizzala leggermente e aggiungila al ripieno.

    Mescola bene il tutto.

composizione:

  1. Disegna con una matita su un foglio di carta forno la sagoma della calza (dimensioni altezza circa 30 cm. lunghezza piede 25 cm. ) e ritagliala.

    Dividi la pasta a metà e stendi la prima metà su di un foglio di carta forno (io ho usato un foglio di silicone).

    La sfoglia deve diventare molto sottile e deve raggiungere le dimensioni per poter ritagliare la sagoma, quindi un rettangolo di circa 30×25 cm. .

    Appoggia la sagoma della calza sulla sfoglia e aiutandoti con una rotella taglia la pasta.

    Metti la sfoglia in una teglia bassa rettangolare rivestita di carta forno.

    Stendi sulla pasta un sottile strato di confettura alla frutta, facendo attenzione a non raggiungere i bordi.

    Ora versa su tutta la superficie della calza il ripieno precedentemente preparato, lasciando libero almeno un centimetro dai bordi.

    Stendi l’altra metà della sfoglia e ricava l’altra sagoma della calza.

    Chiudi la calza con la seconda sfoglia e schiaccia bene tutto il bordo in modo che non possano uscire i liquidi che eventualmente si potrebbero formare in cottura.

    Stendi la pasta avanzata e taglia con essa alcune decorazioni da aggiungere alla superficie della calza.

    Sbatti un uovo e con esso spennella il dolce.

    Inforna a 180° per 30 minuti o fino a quando la calza della befana non avrà preso un bel colorito.

    Lascia raffreddare poni la calza su di un vassoio e decorala con caramelline di gomma o con zuccherini fissandoi con un po’ di confettura di frutta.

    Puoi anche cospargere il dolce con zucchero a velo.

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Pubblicato da Gineprina Cucina

Mi chiamo Daniela, Gineprina è solo un nome di fantasia e più avanti vi spiegherò il perché di questo nome. Vivo a Genova, la mia città natale, amo la mia Liguria, con il suo mare e le sue colline e amo cucinare e gustare i piatti della tradizione ligure. Sono un architetto che di mestiere fa di tutto fuorché l’architetto, precaria a vita ho per fortuna mille passioni e interessi, fra queste anche quella di cucinare e raccogliere ricette che mi ispirano, per poi sperimentarle.

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