Sarde a Beccafico

Sarde a beccafico blog

Ingredienti:
Gr. 800 di sarde di media taglia e non troppo piccole
300 gr. di pangrattato (solo mollica di pane non troppo raffermo massimo 2 giorni)
100 gr. di pinoli
100 gr. di passolina (uvetta di Corinto essiccata) sostituibile con la sultanina
Gr. 50 di granella finissima di mandorle
3 acciughe sottolio
2 cucchiai di zucchero
2 arance il succo + la scorza di ½ (se piccole 3)
½ foglia di alloro per ogni sarda
2 cucchiai di prezzemolo tritato grossolamnamente
q.b. di olio evo, sale e pepe nero
Per decorare:
Foglie di alloro e fette di arancia
 

Preparazione:
Delle sarde:
Pulite le sarde, squamatele e togliete le interiora e la testa, lasciando però la coda; passatele pià volte sotto acqua corrente lavandole bene ed asciugatele poi con carta assorbente. Apritele a libro con la pelle verso l’esterno e mettete da parte.
Del ripieno:
Mettete in una padella antiaderente un filo d’olio e scioglietevi dentro le acciughe poi versatevi il pangrattato, mescolate sempre, affinché non si attacchi o bruci, e fatelo dorare. Appena pronto mettetelo in una ciotola e fatelo intiepidire molto (quasi freddo) aggiungete, quindi, il prezzemolo, la granella di mandorle, la buccia grattugiate di ½ arancio, la passolina. Se necessario aggiungete ancora un filo d’olio finché il composto prenda la giusta consistenza.
Dell’agrodolce:
Spremete le arance e mettetene il succo in una casseruola, miscelatevi lo zucchero e portate ad ebollizione, al primo bollore spegnete e fate raffreddare completamente.
Composizione:
Adesso disponete su ciascuna sarda (parte interna) un pò di composto e arrotolatela poi su sé stessa, cominciando dalla testa (fate molta attenzione perché le sarde sono delicate e rischiate di romperle); compattate bene i bordi e sistematele in una pirofila da forno, irrorata con un filo d’olio, alternandole con ½ foglia di alloro, ricordandovi di lasciare in alto, in bella mostra, le code. Appena avete finito di impostarle spolveratevi sopra prima un pizzico di sale e pepe poi il composto di pangrattato rimasto in ultimo cospargetevi l’agrodolce all’arancia; infornate in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti.
Questo piatto non va mangiato caldo, bensì leggermente tiepido così che possano esaltare tutti i sapori.
 

Curiosità e storia:
Le sarde a beccafico sono uno dei piatti tipici della tradizione siciliana, il nome di questa ricetta deriva da un uccellino della famiglia dei passeracei il Beccafico (Sylvia Borin), che era ghiotto di fichi e che, d’estate facendone una grande abbuffata, diventava grassottello e saporito. I nobili siciliani di una volta cacciavano e cucinavano questi piccoli uccelletti farciti, lasciando le piume della coda; i Beccafichi poi venivano sistemati nei piatti con le piume della coda rivolte all’insù, così da poterli afferrare e mangiare. Il popolo non avendo la possibilità economica di acquistare quei volatili, decise (come per la maggior parte dei piatti popolani siciliani) di rifarlo a modo proprio quel piatto eccezionale ma costoso, utilizzando le sarde (pesce alla portata di tutte le tasche o pescato da loro stessi) diliscate, private delle interiora, della testa ed aperte a libro e lasciando attaccata la coda, (elemento fondamentale per la replica del piatto) in modo da ricordare i Beccafichi in bella mostra nei piatti di portata dei nobili, da cui prendono il nome.

 

Print Friendly, PDF & Email
Precedente Pandoralbero di Natale Successivo Crema pasticcera al pistacchio

2 commenti su “Sarde a Beccafico

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.