Sfincette di ricotta

Sfincette di ricotta web

Castagnole, zeppole, zippulas, frittelle, sfincette, vengono chiamate in tanti modi secondo le regioni; possono essere fatte di varie forme e con vari impasti; si possono mangiare così semplicemente con lo zucchero (che sia semolato o a velo) o anche imbottite con creme varie, ma rimangono sempre i dolci più classici del carnevale. A Palermo, anzi in quasi tutta la Sicilia, le chiamiamo “sfincette”.
Io propongo una versione un po’ diversa dove la ricotta non è usata come una crema posta all’interno o all’esterno della sfincetta, ma ne fa parte integrante dell’impasto, garantendo un profumo ed un sapore tutto particolare, dato anche dall’aggiunta della Malvasia.
 
Ingredienti:
Gr. 350 di ricotta di pecora
Gr. 250 di farina tipo “00”
Gr. 50 di maizena
3 uova intere
Gr. 100 di zucchero semolato
Ml. 40 di malvasia delle Lipari
1 scorza di limone grattugiata
1 scorza di arancia grattugiata
1 bustina di lievito vanigliato
1 bustina di vanillina
q.b. di zucchero semolato e cannella
 
Preparazione:
Preliminarmente, uno/due giorni prima dipende da quanto è fresca la ricotta, questa deve scolare ed asciugare altrimenti durante la cottura espelle l’acqua e si rovinano le sfincette.
Mescolare la ricotta con lo zucchero e con le uova, quando è ben amalgamata aggiungere le scorze grattugiate, la Malvasia e la vanillina; infine incorporare le farine ed in ultimo aggiungete il lievito, lasciate riposare l’impasto in frigo per un’ora.
Mettete a riscaldare abbondante olio di arachide in un tegame di alluminio dai bordi altri, e quando l’olio raggiunge la temperatura (tra i 170 e 180 gradi) aiutandovi con un cucchiaio mettete a friggere in abbondante olio caldo delle piccole noci di impasto; abbiate cura di friggerne poche alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio. Una volta dorate, scolatele con l’aiuto di una schiumarola e fatele asciugare dall’olio in eccesso su carta assorbente. Passate le sfincette in un piatto fondo contenente zucchero semolato mischiato ad un po’ di cannella e mangiatele ancora calde.

È importante far riposare l’impasto in frigorifero affinché le sfingette non assorbano troppo olio durante la cottura e rimangano asciutte al loro interno. È molto importante anche la temperatura dell’olio perché se è troppo caldo si bruciano esternamente e non si cuociono bene internamente; se troppo freddo non fanno immediatamente la crosticina esterna e non cuociono bene.
 

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