Angelica Albicocche e Prugne Secche
Ecco l’ ennesimo lievitato dolce, l’angelica albicocche e prugne secche, dal sapore fantastico, stavolta ho usato il lievito liquido naturale che rende questo dolce soffice per giorni!
Questo lievito liquido è nato dalla mia pasta madre, ne ho preso un pezzetto e ho aggiunto la stessa quantità di acqua e un cucchiaio di semola rimacinata ottenendo una pappetta della consistenza di una crema densa che ho nutrito ogni giorno con un cucchiaio di semola rimacinata e un cucchiaio di acqua amalgamando o col cucchiaio o con lo sbattitore e i primi giorni conservato in cucina, poi quando è diventato bello attivo l’ ho messo in frigo ricordando ogni mattina di alimentarlo, basta solo un minuto… questo secondo il metodo Pascual menzionato qui
Seguimi per scoprire la ricetta dell’Angelica Albicocche e Prugne Secche
Ingredienti:
- 100 gr. di lievito liquido naturale di semola rimacinata impastato con farina manitoba fino a ottenere un panetto morbido. Per chi non possiede il lievito naturale può usare solo 10 gr. di lievito di birra impastato con 60 gr. di farina e 30 di acqua e farlo lievitare fino al raddoppio ottenendo una biga. Il risultato non sarà lo stesso ma si otterrà comunque un buon lievitato.
- water roux: 15 gr. di amido di mais 150 ml. di acqua(serve per rendere soffice senza aggiungere troppi liquidi)
- 300 gr. di manitoba Lo conte
- 300gr. di farina 00
- 200 gr. di zucchero frullato con una bacca di vaniglia
- 150 ml. di acqua qb
- 120 gr. di burro morbido
- 4 tuorli circa 50 grammi
- 5 gr. di sale
Ripieno:
- 200 gr. di albicocche secche spezzettate
- 200 gr. di prugne secche spezzettate
- una tazzina di liquore Strega per l’ammollo
Ecco la preparazione dell’Angelica Albicocche e Prugne Secche
Per prima cosa ho spezzettato la frutta secca, sciacquata e scolata per bene e messa in ammollo nel liquore.
Impasto:
Preparazione del water roux:
E’ una preparazione molto semplice e veloce ma importantissima che serve x dare idratazione all’impasto senza ammollarlo troppo come succederebbe se aggiungessimo acqua. L’ho preparato sciogliendo l’amido nell’acqua fredda con la frustina a mano e poi ho acceso il fornello facendo addensare senza giungere all’ebollizione e poi ho fatto raffreddare ottenendo una consistenza gelatinosa. Ecco fatto, niente di complicato!
Ho versato nell’ impastatrice quasi tutta l’acqua, il lievito liquido impastato con 100 grammi di farina e fatto fermentare per un’ora e la pappetta del water roux.
Ho cominciato ad aggiungere le farine precedentemente setacciate insieme avviando la macchina al minimo con la foglia. Ho unito lo zucchero in cui avevo frullato la bacca di vaniglia e poi i tuorli alternando alla farina un po’ alla volta e lasciato incordare l’impasto. Quando si è formato l’impasto appallottolandosi ho unito il burro freddo a pezzettini e il sale.
A questo punto ho messo il gancio lavorando l’impasto x circa 1/2 h in modo da far sviluppare il glutine fino a velocità 4 unendo ancora un po’ d’acqua che avevo conservato a goccia a goccia e il liquore dove erano state in ammollo le albicocche e le prugne. Ho fatto la prova velo per verificare la formatura della maglia glutinica. Ho lasciato nella ciotola dell’impastatrice coperto da un piatto fino al mattino dopo.
L’indomani aveva riempito la ciotola, l’ho steso direttamente su carta da forno a forma di rettangolo dallo spessore di un centimetro circa, l’ho spennellato con l’uovo sbattuto per far aderire il ripieno e farcito con la frutta secca, ho arrotolato a forma di salsicciotto e diviso in due per il lungo ottenendo due metà uguali che ho intrecciato lasciando il ripieno a vista, disposta l’angelica in teglia su carta da forno l’ho messa a lievitare.
Ogni tanto ho spruzzato con acqua con lo spruzzino x non far fare la pellicina in superficie che ostacola la lievitazione.
Infine ho spennellato ancora la superficie dell’angelica con l’ uovo sbattuto e spolverato con zucchero semolato.
Quando l’ho vista bella gonfia,ci potrebbero volere anche 6 – 8 ore a lievitare, dipende dalla temperatura ambiente che dovrebbe essere sui 26° – 28° i lieviti naturali più lenti del lievito di birra, ho acceso il forno e infornato l’angelica per 50′ circa a 160° – 170°, regolatevi comunque col vostro forno e fate la prova con lo stecchino.
Un profumo dolcissimo e invitante ha pervaso tutto il palazzo…sapete che faccio? Spengo le luci altrimenti mi ritrovo tutti i condomini in casa…
Un’altra ricetta simile la trovate qui