Acqua struccante ( simil acqua micellare )

Questa non è esattamente un’acqua micellare, ma è un’imitazione di un prodotto commerciale così denominato e condivide con questo buona parte degli ingredienti.

E’ una ricetta de “L’Angolo di Lola”.
L’ho realizzata in maniera più ecosostenibile possibile (non mi interessa se questo può penalizzare in minima parte l’efficacia del prodotto, che invece funziona benissimo, visto che amiche e parenti me la richiedono in continuazione).

Ecco i pochi ingredienti della formula:
acqua 95,30 (acqua depurata della farmacia o acqua Lauretana, a bassissimo residuo) **
PEG 6-caprylic capric glycerides 1.40
glicerina 2,70
cosgard 0,60

** A volte integro con il 10% circa di idrolato. Questo struccante va negli occhi: è meglio che non contenga olii essenziali o fragranze, né coloranti.

… e questo è l’inci del mio prodotto

Grazie anche al suggerimento di Lola per le eventuali sostituzioni possibili, ho reso questo prodotto più “verde” utilizzando soltanto glicerina, piuttosto che gli ingredienti che trovate linkati nella ricetta originale.

Sostituzioni
Il tensioattivo (PEG) non è sostituibile.

Preparazione
Mescolo assieme tutti gli ingredienti, tranne l’acqua (ed eventualmente l’idrolato), che aggiungo alla fine; mescolo ancora e imbottiglio.
A riposo il mio struccante è limpidissimo. Nell’agitarlo si opacizzerà (è normale).

Istruzioni
Da utilizzare sera e/o mattina per la pulizia del viso.
Agitare prima dell’uso.
Applicare con un dischetto di cotone o un panno morbido (io uso un panno multiuso in bambù, acquistato da Naturasì, che sciacquo e riutilizzo per moltissime volte dopo averlo diviso in quattro parti).
Eventualmente ripetere.
Sciacquare e procedere all’applicazione della propria crema o siero.

I prodotti utili per realizzare questa ricetta possono essere acquistati presso i venditori online di materie prime cosmetiche.
Fra i molti, ne indico due italiani: Farmacia Vernile e Glamour Cosmetics
Uno francese: Aroma Zone

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Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:

– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it

Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).

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