Parmesan & co…che cosa succede all’estero? Questo mese su VPocket!

Parmesan & co. Quando la cucina italiana non ha mai varcato i confini…

Italian food? Davvero? Magari con un bel cappuccino per chiudere il pasto in perfetto Italian Style. Perché è così che funziona oltre confine: ordini due fettuccine Alfredo o una bella pizza all’ananas e prosciutto e ti senti subito italiano…

 

C’era una volta un programma televisivo piuttosto famoso, su un canale abbastanza famoso, in cui il conduttore, noto ristoratore internazionale, presentava al pubblico i ristoranti più amati di quasi tutto il mondo. Abbiamo seguito con passione e curiosità tutta l’Europa e gli Stati Uniti, abbiamo vissuto con interesse il passaggio dalla cucina locale alla cucina etnica. Abbiamo iniziato a vacillare di fronte all’hummus che non è hummus ma va bene così, al cous cous che non è cous cous ma va bene così, al pretzel che non è pretzel ma piace. Abbiamo definitivamente cambiato canale quando il noto ristoratore è entrato in un locale statunitense di cucina italiana, gestito da americani, con chef americano che ha servito nell’ordine:

– il tipico pollo al forno e poi fritto…italiano

– il tipico maiale al forno all’aglio “agrumato”…italiano

– il tipico panino imbottito di polenta e spinaci…italiano

– il tipico arancino (si esattamente quello ufficialmente riconosciuto e inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali con il nome di “arancino di riso”) fatto di un mix di tutto, tantissimo aglio e senza farcitura…italiano.

E i clienti (che probabilmente il viaggio più lungo della loro vita l’hanno fatto da casa al ristorante e ritorno e non hanno la minima idea di dove si collochi l’Italia in Europa) tutti a dire: “che bello si mangia come a Roma”, “fantastico sembra di essere a Napoli”, “questa sì che è la vera cucina italiana”. Una tragedia insomma. Una visione così imbarazzante che se fossimo su facebook ci verrebbe voglia di fare una segnalazione per immagini offensive. Sì perché toccateci tutto ma non la nostra cucina. Soprattutto se proponete un piatto classificandolo sotto la voce “cucina tradizionale italiana”.

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