Che meraviglia quando la creatività delle persone mi stupisce ancora! Pensavo d’averle provate tutte e credetemi, quando vedevo gli americani ordinare la pizza con le fette d’ananas sciroppate, mi sono fatta coraggio e l’ho provata…No comment! Ma ora ho scoperto la pizza al limone e voglio sempre quella. Come al LIMONE? Ma è forse impazzita, penserete? Sì e ne sono molto felice! Prima di spiegarvi bene di che si tratta, è doveroso, essendo figlia di madre partenopea, sottolineare che: a pizza a Napuli è poesia pura. E’ un’arte plasmata nella e dalla genetica, che da Napoli in giù, genera un’altra dimensione di pizza. Quella semplice, appena sfornata è un’esperienza quasi spirituale per me. Siccome vivo in liguria, non ho la fortuna di poterla gustare spesso e quando sono in astinenza, la faccio in casa. Assomiglia abbastanza a quella “vera”, ma manca sempre quel qualcosa di magico. Una sera mi hanno portata in un locale slow food, dove fanno solo pizze, ordinando tutti gli ingredienti nel meridione. Guardo il menù e vedo: Pizza Citreum (a causa della mia curiosità, ho dovuto pagare parecchi pasti, uscendo praticamente digiuna, ma ciò nonostante persevero). La ordino subito e….MERAVIGLIA! E’ una margherita semplice (con bufalina) con qualche pezzettino di scorza di limone (biologico mi raccomando). Sembra un’eresia e invece dona un retrogusto favoloso e secondo me è come se alleggerisse l’intera pizza. Un ALTRA PIZZA PARTICOLARE MOLTO BUONA? Con le noci (ripeto, semplice margherita con l’aggiunta di qualche noce). Quelle con una montagna di cose sopra- addirittura le patatine fritte- mortificano, secondo me, la bontà primigenia della straordinaria invenzione che è la pizza imitata nel mondo intero.
Melting Pot
Sapori vicini e lontani
