Iniziamo dall’immanacabile TACCHINO ripieno, ricordo della mia infanzia. Molte persone mi chiedono la ricetta dopo averla mangiata alla festa, che cerco d’introdurre in Italia, perchè secondo me, bisogna sempre ringraziare.
Negli Stati Uniti la maggior parte dei forni sono più grandi dei nostri, proprio per cuocere un tacchino intero il giorno del ringraziamento. Cuocere almeno 12/13 di tacchino richiede almeno 8 ore ed esistono molte barzellette sugli avanzi…
Vi propongo la versione più abordabile, che non avanza mai a casa nostra con 8 invitati.
Ingredienti: fesa di 1,5kg, due manciate di castagne secche, latte, cannella, ricotta, pepe bianco, un uovo, una cipolla, gambi di sedano e un paio di carote, 3 etti circa di pancetta affettata.
Chiedete al vostro macellaio di fiducia di preparavi una fesa di circa 1,5 Kg.
Preparate prima “il letto” su cui cuocerà la fesa in una teglia da forno rettangolare con: sedano, carote e una cipolla, niente olio o aromi. Aspettate a preriscaldare il forno, fatelo a metà dell’opera di farictura che richiede un pò di tempo. La temperatura consigliata è di 180°
Mettete a bollire le due belle manciate di castagne secche nel latte aggiungendo un pezzetto di stecco di cannella finchè diventano morbide – un’ora circa di cottura
Per farcire consiglio di lasciare la fesa sulla carta della macelleria, aiuterà ad avvolgere meglio il tutto. Cospargete l’interno della fesa con sale, pepe bianco, un pò di salvia (secca) e se volete anche un pizzico di rosmarino. Amalgamate l’uovo assieme alla ricotta ( una confezione da 250 gr. circa è sufficente) e un pizzico di sale.
Splamate l’impasto sulla fesa e aggiungete le castagne bollite dopo averle frantumate con un cucchiaio.
Avvolgere la fesa, legarla bene e coprirla con le fettine di pancetta.
Ora capirete perchè serve la carta del macellaio, tirate su la fesa farcita e posizionatela sul letto di sedano e carote che avete già preparato. Copritela con il foglio d’alluminio per la prima 1/2 ora di cottura e toglietela per i restanti 30/40 minuti.
Vi garantisco che non avanza mai una fettina per l’indomani e diciamo grazie alla vita e per tutto ciò che abbiamo.
Maria Lanzone