Nella stagione fredda un vino aromatizzato non è solo goloso da bere, ma è anche benefico, basti pensare al vin brulè che attenua subito il raffreddore. Il frutto che vedete a destra è un’arancia? No…è un chinotto. Persi giornate intere cercando di riprodurre la famosa bibita in casa, quando l’albero sul terrazzo me ne regalò tanti…senza successo; però scovai un’idea per un aperitivo originale e semplicissimo. – In una bottiglia di vino bianco, abbastanza secco a scelta, basta immergere la scorza sminuzzata di mezzo chinotto (biologico, mi raccomando) e lasciare in infusione per almeno 9 giorni. Sapete che questo frutto ha una punta di amaro particolare che donerà al vino un carattere interessante. Ora passiamo al mio vino aromatizzato preferito – ai fiori di sambuco secchi. Li trovate in erboristeria perché hanno diverse proprietà curative e so che sono anche molto buoni nel pane. Anche questa ricetta è semplice: un buon vino rosso corposo a scelta, due manciate di fiori di sambuco secchi e zucchero a proprio piacimento. Portate il tutto a bollore per un paio di minuti. Lasciate raffreddare, filtrate e godetevi questo elisir dalla fragranza davvero particolare. Il vino sarà abbastanza denso e ne basterà pochissimo anche per dare una nota unica ai vostri biscotti! – Last but not least: il vino al rosmarino. Anche qui mi raccomando, soprattutto quando si tratta di infusioni, accertatevi dell’origine degli ingredienti. Questo vino è considerato da sempre un ricostituente. Basta prendere un bel rametto e lasciarlo macerare nel vino per 21 giorni. Filtrare e bere un bicchierino del tonico dopo i pasti. Sorseggiandolo se ne avverte la forza! Cin Cin! Meglio non usare quest’espressione se avete degli ospiti cinesi…E’ il loro modo affettuoso di indicare il pisellino dei bimbi piccoli.