Eravamo abituati a pranzi di Natale che…Non so voi, ma a me creavano persino un senso di disgusto per la troppa abbondanza. Ora ci pensa la crisi a ridimensionare drasticamente le cose. Quest’anno per NON sforare i nostri budget, possiamo rinnovare il menù (a meno che non vogliate rinunciare ad altro, per conservare le vostre tradizioni…Fatica compresa). Per spendere decisamente meno, senza rinunciare al senso di abbondanza che crea l’atmosfera della festa, possiamo puntare su un menù esotico ed alternativo. Come? – Vediamo qualche idea raccolta in giro negli anni. –Iniziamo dagli antipasti- Molti fanno le tartine con il caviale o le uova di lompo e quest’ultimo non mi piace per niente. Perché non sostituirle con le acciughe sottolio arrotolate attorno a un pezzettino di burro o un’oliva se preferite? Ne ricordo ancora il gusto della prima volta che le assaggiai viaggiando verso l’Italia sul bellissimo transatlantico: La Raffaello, che meraviglia. Quest’opzione è molto più sostanzioso, quindi basta prepararne poco e il gusto, ovviamente è personale, ma oso dirlo: ottimo. Per riempire il vassoio bastano delle belle olive e del pinzimonio. Il salmone ora non costa moltissimo, quindi possiamo usarlo sia per le tartine (preferibilmente calde che ne esaltano molto di più il gusto) che per un bel risotto raffinato. Se invece volete veramente qualcosa di diverso, ma attenzione se avete dei parenti tradizionalisti e poco aperti alle novità, potrebbero arricciare il naso; potreste iniziare il pasto con la Macedonia. Negli Stati Uniti, a tutte le cene di gala, viene servita a inizio pasto, e spesso anche sciroppata. Per noi non è proprio il massimo, a meno che non venga “mescolata” con l’insalata e una bella salsina (vedi il mio articolo sulle insalate). L’insalata russa, fatta in casa e magari condita con maionese e yogurt in egual misura è ottima e costa meno della metà. Le classiche uova ripiene, con tonno, capperi, prezzemolo e maionese sono anch’esse ghiotte! Tutto questo è già più di quel che normalmente mangiamo a qualsiasi pasto…quindi prendete spunto e scegliete. – Vediamo i PRIMI – In mezzo mondo il consommé viene presentato come qualcosa di raffinatissimo. In realtà sappiamo che è soltanto un buon brodino, spesso di verdure (che è assolutamente più salutare ed economico) accompagnato da dei crostini di pane vecchio…Certo se tagliamo a dadini il nostro pane raffermo, condiamo con olio, sale,rosmarino fresco e inforniamo per 10 minuti a 180°, avremo dei croutons talmente sfiziosi da valorizzare in pieno il nostro consommé natalizio. Oppure…Perché non puntare sulle zuppe nordiche? La zuppa di pomodoro, di patate, di piselli, di cipolle e molte altre, sono delle delizie cremose che accompagnate dai nostri croutons appena sfornati danno un tono raffinato al pranzo. Altra opzione, economica e festaiola secondo me è un risotto alcolico. Il risotto allo champagne (non usate lo champagne per farlo perché è davvero uno spreco, qualsiasi spumante va benissimo), ma di gran lunga superiore secondo me è il risotto con quel aperitivo a base di china, bianco…avete capito vero? L’ho assaggiato a un matrimonio e penso sia davvero insuperabile. Oltre all’abbondante sfumatura con il liquore, si sentiva anche un leggero gusto di arancia, ma appena accennato. Provate a farlo prima delle feste per “azzeccare” totalmente la vostra sfumatura di gusto perfetta. E’ talmente buono che non vi peserà mangiarlo due, tre volte prima di Natale. – I SECONDI- Quel che sto per suggerire richiede una certa accortezza, fatica e esperienza ai fornelli, ma è davvero entusiasmante: Il Fritto Misto della Valfontanabuona…..assolutamente insuperabile! La Valfontanabuona si trova nell’entroterra della riviera di levante ligure, sopra la Golfo del Tigullio, dov’è nata questa ricetta davvero speciale, che oltre ad essere abbastanza economica (il costo maggiore dev’essere per l’ottimo olio d’oliva per la frittura) sazierà anche i sensi. Anche in questo caso, possiamo personalizzarlo un pò per adeguarlo ai nostri gusti. La difficoltà principale è nei diversi tempi di frittura dei vari ingredienti e nel dover preparare il giorno prima due dei suoi componenti, molto importanti, perché conferiscono al tutto un bouquet di sapori veramente eccellente: il latte brusco e il latte dolce. Solitamente in questa frittura si trovano bocconcini di: pollo, coniglio, frattaglie (insopportabili per me), carciofi, zucca, zucchine,scorza nero, patate, mela, pera, foglie di salvia (favolose!), il latte brusco, il latte dolce (pubblicherò le ricette nel prossimo articolo), altro di stagione o secondo i propri gusti e ultimamente vengono aggiunti (sempre fritti), gli amaretti. Basta questo per fare Natale! La fatica è tanta, ma il costo è abbastanza basso rispetto ai soliti arrosti, agnello o pesce, a secondo delle usanza famigliari. Se non vi sentite di affrontare questa ricetta, e vi capisco, potete sempre scegliere il pollame che costa meno rispetto alle carni rosse e al pesce. Ottimo anche il tacchino ripieno del Thanksgiving (vedi il mio articolo), oppure un arrosto di tacchino con una semplice salsa al limone con contorno di carciofi fritti. – I DOLCI- Credo che ogni famiglia abbia il suo tradizionale, e farlo in casa, abbatte sempre i costi. Farcire un panettone di discreta qualità (quelli troppo economici provocano sempre acidità a molte persone) crea un effetto scenografico notevole. Se avete pazienza, fate dei biscotti che potrete decorare con motivi natalizi e dureranno diversi giorni. Purtroppo ora la farina di castagne costa molto, altrimenti avrei suggerito la mia ricetta di dolce di Natale Irpino. Oppure una bella fetta di buon pandoro servito con del vin brulè, o della cioccolata fusa. Decorate il tavolo con noci, mandarini, un bigliettino affettuoso e personale, per ogni invitato, un abbraccio sincero e che sia un Natale sereno e gioioso per tutti noi!