La tradizione presepiale
di Cracovia, in Polonia, è davvero vivace, al punto da raggiungere livelli artistici e culturali di grande importanza.
È per questo motivo che i presepi di Cracovia, nel 2018, sono stati inclusi tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
La tradizione ebbe inizio in Polonia alla fine del XIII secolo per opera dei francescani.
I primi presepi restarono dunque confinati negli spazi sacri.
In genere venivano allestiti intorno all’albero di Natale esposto nelle chiese.
A questi si aggiunsero anche altre sacre rappresentazioni e la tradizione si diffuse in tutta la Polonia, raggiungendo forme architettoniche sempre più elaborate, con personaggi anche in movimento.
L’allestimento dei presepi per i polacchi è diventato un intreccio tra la storia della Natività e il presente storico vissuto dal popolo. Non è un caso infatti che durante la legge marziale, nelle chiese comparissero presepi con inseriti elementi patriottici. Oggi la ricostruzione della Natività si compone di complesse architetture di carta stagnola coloratissima.
Di solito il centro del presepe è una cattedrale e a volte raggiunge anche diversi metri di altezza.
La realizzazione è frutto di una vera passione e coinvolge tutti i membri della famiglia, con tecniche che si tramandano di generazione in generazione.
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