Le grandi ed inestricabili speculazioni finanziarie su scala globale, gli scandali che coinvolgono anche settori sociali delicati (come gli ospedali), rendono ben chiaro a tutti che il denaro non ha odore. Si fa risalire tale frase all’imperatore Vespasiano che così rispose al figlio che gli rimproverava l’aver tassato le latrine pubbliche (detti poi “vespasiani” proprio per questo).
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