L’amaryllis

E’ un fiore che per il suo colore rosso è adatto a ornare le nostre case nel periodo di Natale, creando un’alternativa alle classiche composizioni, ma senza rinunciare alla tradizione di ornare e rallegrare i giorni di festa: l’amaryllis.

L’amaryllis è una pianta originaria del Sudafrica, e viene comunemente chiamata amarillide. Durante la fioritura, nell’amaryllis sbocciano pochi fiori di dimensioni grandi. La specie di amaryllis più conosciuta è l’amaryllis belladonna, dalle foglie di colore verde vivace e fiori molto profumati, che possono essere di diversi colori: bianco, rosso, rosa chiaro con striature rosso, giallo chiaro ecc. Il nome della pianta deriva da un nome di donna, di origine greca, che a sua volta deriva dal verbo “amarysso”, che significa “splendere, brillare”.

 

 

Il famoso poeta romano Virgilio la cita nelle Bucoliche (composte tra il 42 e il 39 a.C.), quando fa decantare al pastore Titiro la bellezza della sua Amarillide. La pianta è anche conosciuta come “suocera e nuora”, perché le corolle dello stesso stelo sbocciano dandosi sempre le spalle. In passato, presso le antiche popolazioni indigene africane, l’estratto dei bulbi della pianta, mischiato ad altre piante, veniva utilizzato per avvelenare le punte delle frecce usate per la caccia. Il bulbo dell’amaryllis, infatti, contiene numerosi alcaloidi tra cui la bellamarina che è altamente tossica. Nel linguaggio dei fiori, l’amaryllis simboleggia l’eleganza, la fierezza e la bellezza splendente unita alla timidezza. Tale significato è dovuto all’aspetto estetico del fiore, che sboccia grande e maestoso, con un bel colore vivace e un delicato profumo, su un lungo stelo.

 

 

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