La bottega della befana

Se ci fosse davvero un negozio della Befana lo frugheresti da cima a fondo. Purtroppo il negozio della Befana non esiste, devi aspettare che i regali arrivano il 6 gennaio consegnati direttamente dalla Befana.

 

 


Era la mattina dell’Epifania.

Per tutta la notte la Befana e la sua serva Teresa erano state in giro per tetti e per camini a portare i doni ai clienti.

 

 

I loro vestiti erano ancora coperti di neve e di ghiaccioli.

 

fffffffffff dddddddddAccendi la stufa

 

 

 

 

disse la Befana

 

 

 

così ci asciugheremo. E riponi la scopa: per un annetto buono non ci servirà.

 

 

Teresa rimise la scopa nel solito angolo, borbottando.

 

 

Sarà bello volare con la scopa. Ma adesso che ci sono fior di aeroplani e di razzi non ne vedo proprio l’utilità. Intanto il raffreddore me lo sono preso e me lo tengo. Preparami una buona camomilla

 

 

 

ordinò la Befana, inforcando gli occhiali e sedendosi nella vecchia poltrona di pelle nera davanti alla scrivania.

 

 

Cominciò a sfogliare le lettere che aveva trovato nella cassetta della posta, di ritorno dal suo giro.

 

Ecco qua

 

 

borbottò

 

 

me l’aspettavo: io sfido la tramontana, io rischio l’osso del collo sulle tegole gelate e loro non sono mai contenti. Comunque, i giocattoli che avevo in negozio li ho dati via tutti, e oggi bisognerà portarne su degli altri dal magazzino… Teresa, prepara la chiave del magazzino e la candela. Vuol lavorare anche oggi che è la sua festa? Ormai la notte della Befana è passata. Già, ma alla Befana nuova mancano solamente trecentosessantacinque notti!

 

 

 

Gianni Rodari

 

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