Verde, bianco e rosso…

L’articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana recita “La bandiera della Repubblica è il Tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”.

 

Esposto e onorato nelle celebrazioni ufficiali come nelle manifestazioni sportive, il Tricolore fa parte della nostra cultura da oltre due secoli.
L’origine della bandiera italiana risale alla fine del ’700, infatti, fece la sua prima comparsa ufficiale nel 1796,

 

 

Perché furono scelti questi colori?
Sulla questione si è discusso molto e delle risposte arrivano anche dalla poesia:
Dall’Ongaro risponde:

“I tre colori della tua bandiera non son tre regni, ma l’Italia intera: il bianco l’Alpi, il rosso i due vulcani, il verde l’erba dei lombardi piani”.

Carducci, invece, scriveva:

“Quei colori parlarono alle anime generose, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e si augusta: il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti; il rosso, la passione e il sangue dei martiri e degli eroi”.

In verità, la bandiera italiana nacque come bandiera militare: fu proposta per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina.
I tre colori furono scelti sul modello della bandiera francese: da questa provengono il bianco e il rosso, mentre il verde è un richiamo alle livree degli Sforza, i duchi di Milano. Con la sconfitta di Napoleone, nel 1814, il tricolore fu abolito.
Nel 1848 fu adottato nel regno di Sardegna dai Savoia, che vi inserirono il loro scudo .
Con l’unificazione italiana (1861) diventò la bandiera del Regno d’Italia. In seguito alla proclamazione della Repubblica (1946), lo scudo dei Savoia fu eliminato.
Il 27 dicembre 1947, il Tricolore venne fissato come bandiera Nazionale.

 

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