Taralli venafrani all’olio di oliva

Taralli venafrani all’olio di oliva

I taralli venafrani all’olio di oliva, in dialetto ‘Vscottra’, sono un prodotto tipico del paese in cui vivo, Venafro, in Molise. I taralli venafrani all’olio di oliva sono preparati con ingredienti semplici e genuini: farina, lievito madre, acqua, sale e l’ingrediente principe che, come dice il nome, è l’olio di oliva, ma che sia di qualità eccelsa, come quello che si produce nel nostro Parco dell’Olio. Non per nulla Venafro è chiamata Città dell’Olio.Taralli venafrani all’olio di oliva 1

Della fama dell’alta qualità del nostro olio di parla in scritti risalenti all’epoca romana e non può essere altrimenti se si tiene conto che Venafro si estende in una piana dominata da uliveti … “Gli olivi dell’Agro di Venafro si estendono … per circa 6 km di lunghezza e per 1 di larghezza. Ed è perciò che tutto un bosco di olivi circonda per tre lati i fabbricati della Città di Venafro, si da offrire al forestiero uno spettacolo di bellezza e serenità, specie quando tutto questo folto bosco di olivi, sconvolto dal vento, appare allo spettatore quale un magnifico mare d’argento” … Per maggiori informazioni sull’Olio di Venafro visitate la pagina di Colonia Julia Venafrana.

Taralli venafrani all’olio di oliva 1

Ingredienti per una trentina di taralli:

  • 250 g di lievito madre,
  • 2 kg di farina,
  • 500 ml di olio di oliva,
  • 600 ml di acqua + 50 ml per il lievitino,
  • 60 g di sale grosso,
  • 20 g di finocchietti.

Preparazione:

  • IMG_6721IMG_6722La sera prima. Preparare il lievitino: diluire il lievito madre con 50 ml di acqua tiepida, aggiungendone poca per volta e sciogliendo il lievito con la punta delle dita.
  • IMG_6723IMG_6724IMG_6726Versare a fontana i 2 kg di farina in una grossa ciotola e al centro raccogliere il lievito sciolto, quindi impastarlo delicatamente con un po’ di farina, fino ad ottenere un impasto sodo, ma non troppo duro. Coprire con un canovaccio pulito e lasciar riposare per tutta la notte.
  • IMG_6729IMG_6731IMG_6732Il giorno dopo. Intiepidire l’acqua e sciogliervi bene il sale, mescolare con l’olio ed aggiungere gradualmente sul lievitino, che intanto è raddoppiato di volume.
  • IMG_6733IMG_6737Impastare e man mano inglobare tutta la farina e i finocchietti.
  • IMG_6738IMG_6742IMG_6743Trasferire sul piano di lavoro e quando gli ingredienti si saranno compattati, dividere in pezzi più piccoli, impastare i pezzi singolarmente, conferendo una forma finale allungata, sovrapporli e dal blocco ottenuto tagliare altri pezzi. Continuare nello stesso modo finché l’impasto sarà uniforme nel colore e nella consistenza.
  • IMG_6744IMG_6745IMG_6748Dividere l’impasto in pezzetti di 100 g, ‘arrotolare’ l’impasto con le dita, allungandolo fino a formare dei rotoli di circa 70 cm. Ripiegarli in due, attorcigliare, facendo scivolare con una leggera pressione la mano sull’estremità aperta, creando una sorta di treccia. Dare alla treccia la forma di una ciambella e fissare le estremità sovrapponendole e premendo con un dito.
  • IMG_6749IMG_6751Mettere a bollire abbondante acqua leggermente salata in una pentola larga e bassa. Quando l’acqua inizia a bollire, calare i taralli pochi per volta, senza sovrapporli, ad un certo punto vedrete che verranno a galla, se non accade, toccateli leggermente, potrebbero essersi attaccati.
  • IMG_6752Scolarli delicatamente ed adagiarli su una tovaglia. IMPORTANTE: In questa fase cercate di mantenere il più possibile la forma tonda, perché poi non sarà più possibile sistemarli: si romperebbero.
  • Accendere il forno a 220°. Ungere le teglie con olio di oliva, sistemarci i taralli e infornarli per 45 min. circa, dovranno diventare belli dorati. Lasciarli raffreddare.

CONSIGLIO:  si usa intingere i taralli venafrani all’olio di oliva nel vino. Ma sapete qual è il modo migliore di mangiarli, oltre che al naturale, è ovvio? Nel latte! La cosa potrà sembrarvi strana, ma vi assicuro che sono la cosa più buona del mondo!!!

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4 Risposte a “Taralli venafrani all’olio di oliva”

  1. Ciao Gilda li ho fatti questa mattina e sono venuti buonissimi!!
    Ho dei dubbi però: i 250 di lievito madre li ho pesati dopo averlo rinfrescato e la pasta non l’ho fatta lievitare e tutto giusto? Cari saluti

    1. Sì, si fa lievitare solo il ‘lievitino’, non l’impasto. Il lievito madre serve per il sapore e per la consistenza. Sono felice che siano venuti bene, noi li preparavamo sempre con mia nonna, impastavamo kg e kg di impasto … che fatica! Ma che soddisfazione alla fine! Ti auguro buona domenica.

  2. Ciao Gilda, mi chiamo Luigi originario di Sesto Campano, ma vivo in Svizzera da 45 anni, grazie per avermi fatto risentire gli stessi profumi che emanava la cucina di mia nonna!
    Sono venuti uno spettacolo! ad occhi chiusi mi sembrava di stare
    “n`coppa agliu siest”! Saluti dalla Svizzera, Ciao

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