Asparagi selvatici, come riconoscerli e dove trovarli

Asparagi selvatici, come riconoscerli e dove trovarli. Uno degli ingredienti più amati e usati di questa stagione dai risotti alle frittate.

asparagi selvatici

In questo periodo adoro andare a cercare asparagi in campagna, è una delle mie attività preferite. Quando ero piccola andavo a cercarli con i miei genitori, ma ora mamma e papà non possono camminare molto per via di problemi di salute e spesso vado anche da sola. Li trovate prettamente nelle campagne, nelle macchie e nei boschi. Io personalmente ne trovo parecchi vicino a fichi d’india e alle piante di more però fate attenzione a non beccarvi le spine perchè una volta ho tirato troppo forte un asparago che non voleva venire via e mi sono beccata delle dolorosissime spine di fico d’india sul polso.

Il periodo per cercarli và da fine marzo a giugno.

Cosa sono gli asparagi selvatici?

Prima di tutto dobbiamo precisare che vengono chiamati asparagi selvatici i germogli di una pianta chiamata “asparagina”. Questa pianta ha una struttura reticolare e le sue foglie sono appuntite.

asparagina

Questa pianta si sviluppa in profondità nel terreno creando la classica struttura reticolare. L’asparago non è altro che la parte aerea della pianta che spunta dal terreno sotto forma di stelo legnoso dal classico colore verde chiaro o intenso con colorazioni violacee intorno alla punta. La cima del germoglio si chiama turione ed è la parte più morbida e commestibile.

Rispetto agli asparagi coltivati sono molto più sottili e hanno una profumazione molto forte e penetrante, un sapore un poco più amaro. Fate attenzione perchè la pianta di asparagina può venire confusa con quella del pungitopo, sapete quella con le bacche rosse che utilizziamo come decoro a natale?

Nutrizionalmente parlando

Questo ingrediente che ci regala la natura è composto del 90% di acqua, un pizzico di sodio e calorie e questo li rende perfetti per un regime di dieta ipocalorica. Sono ricchi invece di vitamine: provitamina A, gruppo K, E, C e B. Aiutano quindi a combattere i radicali liberi proteggendo i capelli, le mucose e la pelle.

Aiutano a rinforzare il sistema immunitario, donano energia immediata e grazie agli antiossidanti contrastano l’invecchiamento cutaneo. Sono ricchi di sali minerali quali potassio, calcio, ferro, fosforo e magnesio. Oltretutto vi segnalo la presenza dell’acido folico che è di grande aiuto durante la gravidanza, e dell’asparagina che aiuta la diuresi e la depurazione del fegato.

Controindicazioni

Come tutte le cose anche gli asparagi selvatici hanno delle controindicazioni. Infatti la presenza di acido urico è una delle sue maggiori controindicazioni. Quindi li sconsiglio se soffrite di problemi ai reni e in generale infiammazioni all’apparato urinario. Oltretutto contengono anche una buona percentuale di acido acetilsalicilico, se siete intolleranti a questa sostanza vi consiglio di non mangiarli.

Regole per la raccolta

In alcune regioni come la Sicilia, la Toscana e il Veneto ci sono dei regolamenti appositi e in alcuni comuni si necessita addirittura del tesserino quindi prima di raccoglierne informatevi sempre al vostro comune di appartenenza oppure dove intendete raccoglierli. Nel Lazio ad esempio c’è un tetto massimo di 1 kg di germogli per persona.

 

Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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