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Storia - come nasce[1]

La storia del lievito Pane degli Angeli è stata per buona parte (almeno sino ai primi anni ’70) segnata dal creatore del prodotto e fondatore dell’azienda PANEANGELI, il signor Ettore Riccardi: pertanto vale la pena iniziare questo nostro racconto riportandone i cenni biografici.

Nato a Cremona nel 1907, iniziò a lavorare giovanissimo, collaborando già in età scolare nel caseificio di famiglia a Cremona, passando a ritirare all’alba il latte dalle stalle a cavallo col carroccio, prima di andare a scuola.
Non adattandosi all’attività del padre Albino, iniziò a lavorare a 14 anni come garzone in una drogheria, terminando gli studi grazie alle scuole “tecniche” serali.
A 18 anni (all’epoca si era maggiorenni a 21) ottenne l’emancipazione ad personam dei diritti civili e aprì una propria drogheria alla periferia di Cremona.
Sposatosi a 23 anni con la signora Giulia Trombini, iniziò nel 1932 a produrre nel retro della sua piccola e profumatissima drogheria il “Pane degli Angeli”, polvere per la lievitazione delle torte casalinghe. Nacque così, in una confezione azzurra come il cielo, la prima bustina di lievito vanigliato Pane degli Angeli, di una qualità tanto elevata da diventare, in pochi anni, leader del settore.

Trasferitosi a Genova nel 1939 per vicissitudini familiari e per problemi di salute, inizialmente gestì anche qui alcuni negozi di drogheria, per dedicarsi poi esclusivamente all’attività del suo laboratorio.
Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, nel 1941, a causa di un bombardamento e conseguente allagamento del laboratorio, perse tutto (aveva, infatti, investito tutta la sua disponibilità economica in materie prime per la produzione); si salvò solo una macchina da scrivere.
Fu costretto, quindi, ad interrompere l’attività.

Ben presto, però, riprese caparbiamente la produzione del Pane degli Angeli.
Mentre di giorno si adattava ad un modesto e duro lavoro manuale come dipendente, di sera si dedicava anima e corpo al suo prodotto, con l’aiuto della moglie e della figlia Enrica che, ancora bambina, lo aiutava a confezionare le bustine.

Una nota particolare di merito nella storia del Pane degli Angeli va certamente alla moglie del signor Riccardi, la signora Giulia, la quale sempre e instancabilmente è stata presente a fianco del marito con estremo impegno in ogni sua iniziativa fin dalla prima drogheria; sue sono state le prime torte di prova del lievito Pane degli Angeli!
Come spesso accade nelle più belle storie imprenditoriali, dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna: e così la signora Giulia è stata silenziosa protagonista, sostenendo il marito nei momenti più difficili e pionieristici.

Il laboratorio fu trasferito due volte, sempre a Genova, a misura che l’impresa si stava espandendo, diventando un vero e proprio “stabilimento” nel 1954.
Nel frattempo, con instancabile attività, carisma ed intuito nelle scelte aziendali, iniziò a propagandare e a divulgare il lievito Pane degli Angeli progressivamente in tutta Italia, partecipando alle fiere campionarie e creando un’efficiente rete di venditori.

Il 1969 fu l’anno del ricambio generazionale: il “fondatore” abbandonò nei primi anni ’70 l’attività, continuando sempre a seguirla dall’esterno con affettuosa attenzione, lasciando l’azienda PANEANGELI ormai ben avviata e segnata dalla sua forte impronta.

Con un nuovo e moderno stabilimento (1978) e grazie a nuove strategie, l’azienda divenne in breve la marca più amata dai consumatori.

Fonte:http://www.paneangeli.it/

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