Sila: streetfood con il porcino

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Sila: tra piatti tipici e panini con il porcino. L’immancabile sovrano del bosco si accompagna alla salsiccia, patate e caciocavallo. Nell’altopiano cosentino avrete modo di far festa con le vostre papille gustative e il tour promette anche tante altre novità. Vediamo insieme le caratteristiche di questo goloso evento e quali sono le località da non perdere assolutamente.

Sila: street food da provare

In questo periodo l’altopiano silano cosentino ospita gli amanti di uno degli ingredienti più buoni della stagione autunnale: il fungo porcino. Ci sono dei camioncini o meglio dire food-truck che preparano delle vere e proprie leccornie: come “Chiosco Rosso” a Lorica e “La Sosta” di Camigliatello Silano.

Al Chiosco Rosso potrete gustare uno dei loro migliori panini realizzati con: caciocavallo silano Dop, funghi porcini arrostiti, salsiccia silana e crema di peperoni e cipolla. Una vera delizia per il palato, farcito con ogni ingrediente tipico della zona da assaporare con calma ad occhi chiusi. Se invece volete provare una pietanza al piatto, dovete assolutamente provare le patate mbacchiuse con cipolla, fettona di caciocavallo arrostita e funghi porcini.

La “Sosta” appartiene allo Chef Emanuele Lecce, qui potete assaporare uno street food un pochino più gourmet. Uno dei suoi piatti forti è l’hamburger di selvaggina, maionese artigianale, funghi rositi e caciocavallo silano Dop. Al solo sentirne il nome a noi viene subito l’acquolina in bocca. Sono sicuramente dei sapori decisi ma hanno un loro equilibrio. Un altro piatto che potete assaggiare qui è: patate ara tijeddra con funghi porcini e pane croccante. Questa è una delle ricette che in questa zona molte nonne preparano nel periodo autunnale quando iniziano ad uscire i primi funghi nei boschi. Se poi vi è rimasto spazio nello stomaco dovete assolutamente provare le costine di maiale nero. Le costine ovviamente si mangiano rigorosamente con le mani!

 

Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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