Coniglietti di pan brioche ripieni

coniglietti di pan brioche ripieni

Coniglietti di pan brioche ripieni di salamino e formaggio a pasta filata. Divertenti da realizzare da soli o con i propri bimbi, sono super golosi e assolutamente sani senza aggiunte di agenti chimici o additivi. Ho utilizzato la farina Tipo 2 W300 dell’Azienda Agricola Gemma, queste farine sono biologiche e ricche di antiossidanti. Infatti nelle farine Gemma potete trovare il Germe di Grano Nativo, la parte più sana e nutriente del grano. Questa farina è perfetta per i lievitati, ha un’ottima resa sia in lievitazione che in cottura.

Ho pensato di realizzare questi coniglietti visto che ogni anno realizzo la treccia di pan brioche e volevo cambiare un pochino quest’anno, poi volevo lanciare la sfida alla mia amica e collega di Dire e Condire. Si sarà sicuramente divertita a preparare i coniglietti con sua figlia, andate a dare un’occhiata anche ai suoi. Per realizzare questi coniglietti ho impiegato tutta la mattina, dalle 8 sino a mezzogiorno, tra preparazione, lievitazione e cottura, quindi assicuratevi di avere mezza mattina a disposizione oppure la sera. Per il collarino ho utilizzato un semplice nastrino per pacchi da regalo. Non preoccupatevi se da crudi la testa, la coda e le orecchie sono staccati dal corpo, in cottura si attaccano da soli.

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo3 Ore
  • Tempo di cottura25 Minuti
  • Porzioni4-5 persone
  • Metodo di cotturaForno elettrico
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPasqua

Ingredienti

1 bustina lievito di birra in polvere
1 uovo (a temperatura ambiente, da galline allevate a terra)
10 g sale fino
60 ml olio extravergine d’oliva
250 ml latte
10 g zucchero

Per la farcitura

2/3 salamino
250 g formaggio a pasta filata

Strumenti

Passaggi

La prima cosa da fare è sciogliere il lievito e lo zucchero nel latte tiepido, aiutandovi con la frusta mettete tutto dentro una ciotola capiente e lavoratelo sino a che è sciolto.

Aggiungete l’uovo e l’olio extravergine e lavorate bene con la frusta.

Aggiungere la farina e lavorare l’impasto con le mani sino ad ottenere una bella palla liscia. Copritela con la pellicola alimentare e lasciate lievitare 2 ore con sopra un canovaccio.

Stendete il piano di lavoro in silicone , dategli una spolverata di farina, anche sulle vostre mani, e poi posateci sopra la palla d’impasto. Aiutandovi con il mattarello stendetela sino ad ottenere circa 1 cm di spessore. Tagliate poi a cubettini formaggio e salamino.

Tagliate a strisce l’impasto aiutandovi con una rotella per pizza.

Realizzate una pallina per ogni coda, una pallina un poco più grande per le orecchie (che andrete a dividere a metà con una forbice per alimenti) e una pallina ancora più grande per la testa, mettete da parte del pepe a granelli per fare l’occhio. Il corpo del coniglietto si realizza così: farcite una piccola striscia di impasto al centro con salamino e formaggio, poi richiudetela da entrambi i lati sino ad arrivare alla fine. Arrotolate la punta più fine e lasciate un pochino fuori dal rotolo l’altra estremità che sarà la zampetta e appiattitela un pochino. Prendete la teglia del forno, metteteci sopra la carta forno e poi posateci i coniglietti avvicinando ogni pezzo come qui in foto, spennellate di un mix di acqua e tuorlo d’uovo, mi raccomando passate bene il pennellino anche sulle giunture della coda, testa e orecchie. Lasciate lievitare così per un’ora.

Passata l’ora di lievitazione, mettete a pre-riscaldare il forno a 190°C e quando avrà raggiunto la temperatura fate cuocere per 25 minuti. Tirate fuori i coniglietti a cottura ultimata, lasciati sfreddare e poi mettetegli i collarini con il nastrino.

Conservazione

Questi coniglietti una volta cotti si conservano per 3-4 giorni oppure potete congelarli dopo cotti ognuno nella sua bustina per il freezer e poi tirarli fuori all’occorrenza e riscaldarli 5 minuti prima di mangiarli.

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Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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