Pastiera napoletana: ricetta tradizionale

La Pastiera napoletana: ricetta tradizionale è il classico dolce che si prepara nel periodo tra Natale e Pasqua.

E’ composta da un guscio di pasta frolla friabile che raccoglie un ripieno morbido fatto di ricotta, zucchero ed uova.

Seguendo la mia descrizione e qualche consiglio tutte le persone possono preparare questo dolce buonissimo che regala sapori e profumi primaverili.

E’ Facile lavorare la ricotta rendendola morbida e senza grumi ed anche la pasta frolla non avrà segreti per voi e noterete che si lavorerà facilmente senza rompersi e riuscirete facilmente a foderare lo stampo in cui cuoceremo la pastiera.
Il mio passo passo vi aiuterà a realizzare un’ottima pastiera senza timore di sbagliare!

grano cotto

ricotta e zucchero

ricotta, cannella e vainiglia

crema ed uova

pasta frolla
Pasta frolla

Pastiera cruda da infornareLa Pastiera napoletana: ricetta tradizionale

Questo dolce raccoglie tutte le essenze più prelibate regalando un sapore ed un aroma eccezionale. In alcune zone anche di Napoli ci sono varie tradizioni per preparare questo dolce ma io prediligo la classica napoletana, quella che ha grano intero, zucchero, ricotta ed aroma di fiord’arancio, senza aggiunta di crema.

Pastiera napoletana: ricetta tradizionale

PASTA FROLLA

500 g farina 00

200 g zucchero semolato

200 g burro (o sugna)

pizzico di sale

3 uova

zeste di limone ed arancia

PREPARAZIONE

Io la preparo nell’impastatrice e quindi metto tutti gli ingredienti insieme fino a far compattare il tutto ma senza lavorarli troppo, lo impasto con le mani, ne faccio un panetto che avvolgo nella pellicola alimentare e metto in frigo a riposare per 30 minuti. Ovviamente si può impastare anche a mano ma sempre senza lavorare troppo per non far riscaldare l’impasto. Su una spianatoia mettere la farina e fare un buco al centro dove metteremo burro e zucchero, si comincia a lavorare questi due ingredienti con le punte delle dita, si aggiunge un uovo per volta sempre senza aggiungere farina, dopo aver aggiunto tutte le uova si comincia a prendere la farina intorno e si impasta per pochi minuti. Una volta ottenuto il panetto si avvolge in pellicola e si mette in frigo a riposare. Trascorsi i 30 minuti di riposo, si impasta di nuovo la pasta frolla per renderla più elastica e facile da stendere con il matterello, si fodera uno stampo da pastiera tagliando l’eccedenza con un coltello.

GRANO:

Barattolo di grano da 500 a 750 g

La prima operazione da effettuare per procedere alla preparazione della pastiera, e semmai si fa il giorno prima in modo da averlo freddo, è la cottura del grano. In una casseruola si versa il grano del barattolo scolato dall’acqua, una noce di burro o anche di sugna, pizzico di sale, scorze di limone (solo la parte gialla) che andranno tolte dopo la cottura e 150 g di latte. Far cuocere fino a ottenere una crema morbida. Il grano si deve sentire e vedere per cui durante la cottura si deve cuocere ma assolutamente non passarlo o schiacciarlo con nessuna forchetta. Dopo cotta la crema di grano si tolgono le bucce di limone, si fa raffreddare e si mette in frigo.

CREMA DI RICOTTA:

500 g ricotta di pecora (in sostituzione di mucca)

500 g grano cotto

400 g zucchero semolato

7 uova medie

100 g latte

cannella

aroma acqua di fiord’arancia (c’è chi mette anche l’acqua di millefiori)

cedro a pezzetti

1 bacca di vainiglia

PREPARAZIONE

Setacciare la ricotta prima di utilizzarla e metterla in una ciotola, aggiungere lo zucchero e lavorare con un frullino fino a renderla una morbidissima crema senza grumi, aggiungere le uova 2 per volta e farle assorbire prima di mettere le successive. Gli aromi  si mettono in questo momento e quindi cannella ( un pizzico) ed acqua di fiord’arancio. Nelle pasticcerie non mettono questi aromi ma utilizzano il NEROLI, che è un aroma concentrato per cui ne basta davvero pochissimo, 1 goccia o al massimo due e si sprigiona un aroma di pastiera eccezionale ed io uso questo. A questo punto si mette il grano preparato in precedenza  e si mescola, un pizzico di sale, la bacca di vainiglia ( io ho messo un olio essenziale di vainiglia con tutti i semini) e il cedro tagliato a pezzetti. La crema deve essere morbida quindi valutate se aggiungere un poco di latte o lasciarla cosi com’è, cioè non deve essere liquida. A chi non piace si possono omettere i canditi però è anche quella la particolarità della pastiera.

Ora con la pasta frolla rivestire una tortiera di circa 28/30 cm, versare la crema di ricotta e dalla rimanente parte di pasta frolla ricavare delle striscette di circa 1,5 cm di larghezza mettendole sopra l’impasto ad incrocio.

Far cuocere per circa 1 ora la pastiera a 170° o finquando la superficie non avrà un color miele. Una volta raffreddata spolverare di zucchero a velo.

CONSIGLI:

Lo stampo della pastiera va utilizzato SENZA mettere carta forno sotto la pasta frolla perchè il guscio una volta cotto deve essere di color ambrato. La pasta frolla, avendo una buona dose di burro, non si attacca alla teglia.

La pastiera va presentata anche nello stampo di cottura che è caratteristico perchè in alluminio leggero con una leggera svasatura.

LEGENDA DELLA SIRENA PARTENOPE:

LA PASTIERA E LA SIRENA PARTENOPE…..💝💝💝🎀🎀🎀

Narra la leggenda che ogni primavera la sirena Partenope emergeva dalle acque del golfo per salutare il popolo di Napoli, allietandolo con canti d’amore e di gioia.

Una volta la sua voce fu così melodiosa e soave che tutti gli abitanti ne rimasero affascinati e rapiti: accorsero verso il mare commossi dalla dolcezza del canto e delle parole d’amore che la sirena aveva loro dedicato. Per ringraziarla di un così grande diletto, decisero di offrirle quanto di più prezioso avessero.

Sette fra le più belle fanciulle dei villaggi furono incaricate di consegnare i doni alla bella Partenope: la farina, forza e ricchezza della campagna; la ricotta, omaggio di pastori e pecorelle; le uova, simbolo della vita che sempre si rinnova; il grano tenero, bollito nel latte, a prova dei due regni della natura; l’acqua di fiori d’arancio, perché anche i profumi della terra solevano rendere omaggio; le spezie, in rappresentanza dei popoli più lontani del mondo; infine lo zucchero, per esprimere l’ineffabile dolcezza profusa dal canto di Partenope in cielo, in terra, ed in tutto l’universo.

La sirena, felice per tanti doni, si inabissò per fare ritorno alla sua dimora cristallina e depose le offerte preziose ai piedi degli dei. Questi, inebriati anche essi dal soavissimo canto, riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera che superava in dolcezza il canto della stessa sirena.

A Napoli la pastiera è il dolce dunque del risveglio, della primavera, della resurrezione e, dunque, di pasqua.

E’ da questa leggenda che nasce l’uso di mettere sulla pastiera 7 strisce suddivise in 3 e 4…BUONA PASQUA A TUTTI E…BUONA PASTIERA

 

4 Risposte a “Pastiera napoletana: ricetta tradizionale”

    1. Mi spiace che tu abbia visto la foto di una piccola pastiera preparata con la rimanenza della farcitura e avendo dimenticato di fare la foto da cruda da quella principale ho usato quella, mi spiace che ti sia distratta a guardare un’altra foto e non abbia visto la foto principale che ha 7 strisce, rivedi bene!!! 😉

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