Il biancomangiare Siciliano alle mandorle è uno dei dolci più antichi della tradizione siciliana, le cui origini risalgono all’influenza araba sull’isola nel Medioevo. Il suo nome deriva dalla purezza e dal colore candido degli ingredienti: latte, zucchero, amido e, in alcune varianti, mandorle. Questo dessert semplice e delicato ha attraversato i secoli, mantenendo intatto il suo fascino essenziale e raffinato.
Il cuore del biancomangiare è il latte, spesso vaccino o, nelle versioni più tradizionali, di mandorla. La preparazione, simile a una crema o budino, è priva di uova e gelatine animali, rendendolo adatto anche a chi segue una dieta vegetariana. Il suo sapore vellutato lo rende perfetto sia come fine pasto che come merenda elegante e leggera.
Anticamente servito nelle corti nobiliari e nei conventi, il biancomangiare era apprezzato non solo per il gusto, ma anche per il suo valore simbolico: il bianco rappresentava purezza, castità e perfezione. In alcune aree della Sicilia si aromatizza con scorza di limone, cannella o acqua di fiori d’arancio, offrendo un’esperienza sensoriale che parla di tempi lontani e memorie d’infanzia.
Oggi il biancomangiare continua a essere preparato in molte case siciliane, soprattutto in occasione di festività religiose e celebrazioni familiari. Le versioni più moderne lo propongono in coppette monoporzione, guarnito con frutta fresca o granella di pistacchi. Ma il suo spirito resta lo stesso: un dolce umile, elegante e profondamente siciliano, che racconta l’isola in ogni cucchiaio.
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- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di riposo5 Ore
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni4Persone
- Metodo di cotturaBollitura
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti
BIANCOMANGIARE SICILIANO
Strumenti
Occorrente:
Passaggi
BIANCOMANGIARE SICILIANO
Versate in un pentolino o in una casseruola capiente l’amido di mais aggiungendo pian piano il latte e mischiandolo bene per evitare la formazione dei grumi, aggiungete ora lo zucchero e la scorza del limone biologico ben lavato, evitando di prendere la parte bianca dalla buccia.
Mettete il pentolino sul fornello a fuoco medio e mescolate di continuo con un cucchiaio di legno fino a che il composto è bello denso, versate il composto dentro stampini mono porzione per budino o uno grande singolo spennellati con poco olio, fateli raffreddare un po’ e riponete in frigo per almeno 4-5 ore, io l’ho ho fatto la sera prima e ho lasciato gli stampini tutta la notte in frigo.
Passate le ore di rassodamento del dolce girate gli stampini sopra i piattini date qualche colpetto sulo stampo e scenderanno facilmente, decorateli coln codette colorate, granella di pistacchio, scagliette di cioccolato o cio’ che preferite e buon appetito!
CONSIGLI E VARIANTI:
Il biancomangiare può essere personalizzato in molti modi, pur rispettando la semplicità della ricetta originale. Una delle varianti più apprezzate utilizza latte di mandorla al posto del latte vaccino, ideale per una versione vegana e ancora più legata alla tradizione araba.
Per aromatizzare, puoi aggiungere scorza di limone grattugiata, cannella in polvere, o un tocco di acqua di fiori d’arancio. Per la guarnizione, sono perfetti frutti rossi freschi, granella di pistacchio di Bronte, o fili di scorza d’arancia candita.
Conservazione:
Quanto alla conservazione, il biancomangiare va riposto in frigorifero, coperto con della pellicola trasparente, e si conserva bene per 2–3 giorni. È consigliabile consumarlo ben freddo, ma non ghiacciato, per apprezzarne al meglio la consistenza cremosa e i profumi delicati.
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Dosi variate per porzioni