Strozzapreti tricolore in sugo di pollo alle erbe e straccetti

Strozzapreti tricolore in sugo di pollo alle erbe e straccetti di petto di pollo. La ricetta salvapranzo e svuotafrigo perfetta per tutti.
Avete preparato la sera prima il pollo al forno cotto con le erbette e vi è rimasto il sughetto nella pirofila? Ecco una ricetta veloce e sfiziosa per recuperarlo.
Ora vi spiego prima la ricettina della sera, praticamente ho messo degli aromi alle erbe bio sul pollo sia sopra che dietro che al suo interno. Senza aggiungere null’altro l’ho messo a cuocere un’ora e mezza a 170°C , in questo modo ha sprigionato un bel sughetto che non è ciccia perchè quella la tolgo sempre quando lo pulisco.
Una volta pulito il pollo dopo cotto, io lascio le cosce e le ali e il petto lo sfilaccio e lo metto via per fare poi dei panini.
Il sughetto che rimane nella pirofila formerà una specie di gelatina, ecco quello lo dovete mettere poi in padella per condire la pasta.

  • CucinaItaliana

Ingredienti per gli strozzapreti tricolore

  • q.b.sugo di cottura del pollo al forno con erbette
  • 80 gpetto di pollo cotto al forno con erbette
  • 1 ramettorosmarino
  • q.b.paprika piccante
  • 1 filoolio extravergine d’oliva

Preparazione

  1. Come prima cosa mettere a bollire abbondante acqua con due prese di sale grosso.

  2. Quando l’acqua inizia a bollire buttate la pasta e fatela cuocere per 10 minuti.

  3. Intanto che la pasta cuoce fate rosolare gli sfilaccetti di petto di pollo con rosmarino tritato, un pizzico di paprika e un filo d’olio extravergine d’oliva.

  4. Quando la pasta è pronta scolatela e versatela nella padella con il sugo di pollo al forno con erbette. Mescolate per bene per far insaporire il tutto, impiattate aggiungendo gli sfilaccetti di pollo e servite.

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Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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