Braciolettine Messinesi

Se tutto il mondo chiama Braciole le classiche bistecche di maiale con l’osso, noi messinesi dobbiamo distinguerci, ed è per questo che abbiamo inventato questo secondo piatto semplice ma estremamente gustoso!
In realtà questa ricetta ha alle spalle una storia più antica, risalente al XVI secolo. Pare che la Regina Giovanna d’Aragona e Castiglia, consorte di Filippo I d’Asburgo, andasse matta per questo piatto e chiamò a corte una dozzina di cuochi solo per preparare questa pietanza. Furono infatti gli spagnoli a diffondere questa ricetta.
Le braciolettine diventano così un piatto tipico della cucina messinese e della sua provincia, ma che si è presto diffuso in tutta la Sicilia. Si tratta, comunemente, di involtini di carne di manzo, ma esistono anche diverse varianti con pollo e pancetta, maiale o addirittura pesce spada, panati con pangrattato insaporito e cotti alla brace. Alcune macellerie propongono anche varianti diversi di panatura come ad esempio con il pistacchio di Bronte.
Tutte le macellerie tendono ad averne sempre di già pronte, ma in realtà farle non è difficile, il più, per chi è fuori zona, è trovare il taglio di carne più adatto! Infatti il taglio “a braciola” è conosciuto e utilizzato solo nella suddetta regione. Fortunatamente la cosa più simile che si può utilizzare è la carne da carpaccio.

Ingredienti

  • 500g di carpaccio di manzo
  • 150g circa di formaggio a pasta filata, tipo provola dolce
  • 150g circa di pangrattato
  • 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato, o pecorino (facoltativo)
  • sale, aglio e prezzemolo q.b.
  • olio extravergine di oliva q.b.

Per il procedimento vi consiglio di guardare il video sul canale YouTube cliccando qui.

Versiamo il pangrattato in una ciotola o un piatto, condiamolo con sale, aglio fresco, privato del germe interno, grattugiato o tagliato finemente, il parmigiano e il prezzemolo, mescoliamo bene con le mani quindi aggiungiamo l’olio. Non dovete inzuppare il pangrattato, la consistenza finale deve essere, più o meno, quella della sabbia umida.

Prepariamo anche il formaggio a pasta filata tagliandolo a dadini.

Tagliamo la carne di manzo a fette dalla parte della larghezza, il numero di fettine che ne verranno dipenderà dalla grandezza della fetta iniziale, dovranno essere larghe all’incirca 6 centimetri (vi consiglio assolutamente la visione del video).
A questo punto siamo pronti per arrotolare le nostre braciolettine.
Prendete un po’ di pangrattato e stendetelo nella parte centrale della fettina di carne, ponete al centro un paio di cubetti di formaggio (1 o 2 dipende dalla grandezza del cubetto), quindi iniziamo ad arrotolare avendo cura di ripiegare verso l’interno i bordi esterni dell’involtino (anche per questo passaggio vi consiglio la visione del video).

Man mano che li preparate disponete le braciolettine una dietro l’altra in modo poi da poterle infilzare nello spiedino!
In genere uno spiedino arriva a contenere da 5 a 7 braciolettine.

Se volete, e vi è avanzato un pochino di pangrattato, potete sporcare l’esterno delle vostre braciole. Non è obbligatorio.

Passiamo alla cottura. L’ideale, e ovviamente quella più diffusa a Messina, è la brace, ma è ovvio che si possono cuocerle in modi alternativi: una piastra o una padella bella calda, una griglia elettrica, o, perché no, anche nel forno! Quest’ultima è la cottura che prediligo io in modo non affumicare troppo casa, quindi forno ventilato a 180° per circa 15 minuti.

Accompagnatele con un’insalata di finocchi e arance di Sicilia, o un buon purè di patate, e un bel bicchiere di vino rosso!