SFOGLIATINE

SFOGLIATINE

Le SFOGLIATINE sono dei dolcetti friabili e buonissimi facili e velocissimi da fare .
Con la sfoglia pronta  si possono realizzare tante ricette veloci come questa
Sono un idea simpaticissima e veloce per chi vuole preparare un dolcino in poco tempo.
Niente di più facile …
piccole e graziose delizie da assaporare a colazione o a merenda,
preparate con pasta sfoglia .SFOGLIATINE

INGREDIENTI PER le SFOGLIATINE:

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare  ,  1 uovo, 6 cucchiaiate di zucchero semolato , zucchero al velo per decorare.

PREPARIAMO LE NOSTRE SFOGLIATINE:

Anzitutto , apri la pasta sfoglia su di un tagliere;

Con l’aiuto di un taglia pizza , ricava tante striscioline.

Intreccia leggermente ogni strisciolina di sfoglia

quindi poggia direttamente sulla placca da forno rivestita di carta forno .

A questo punto ,  sbatti leggermente l’uovo

con l’aiuto di un pennello per alimenti pennella la treccia di sfoglia  con l’uovo sbattuto.

Quindi versa sopra ogni sfoglia abbondante zucchero al velo.

Completa con tutte le sfoglie

Quindi riscalda il forno a 180° ed inforna per 30 minuti circa .

Comunque ogni forno ha la propria modalità di cottura,

quindi vi consiglio di controllare sempre e non farli bruciare troppo ,

Servi ancora calde e con un abbondante cascata di zucchero al velo 🙂   🙂  🙂  🙂  🙂

SFOGLIATINE
SFOGLIATINE

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delle SFOGLIATINE 

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 Le ricette di zia minny

Sfogliatella

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 Sfogliatella è un dolce tipico della pasticceria campana e si presenta in due varianti principali: può essere riccia, se preparata con pasta sfoglia, oppure frolla, se preparata con la pasta frolla.

La sfogliatella (nel dialetto di Napoli: ‘a sfujatèlla) è un dolce diffuso anche nel territorio campano, in cui è preparata nel periodo di Natale.

La sfogliatella nasce nel XVIII secolo nel conservatorio di Santa Rosa da Lima, in provincia di Salerno. Questa nasce quasi per caso: era avanzata nella cucina del convento un po’ di pasta di semola, invece di buttarla, aggiunse frutta secca, zucchero e limoncello, ottenendo un ripieno. Utilizzò allora un cappuccio di pasta sfoglia per ricoprire il ripieno e mise tutto nel forno ben caldo. Il dolce riscosse molto successo tra gli abitanti delle zone vicine al convento, prese il nome di Santarosa in onore della santa a cui era dedicato il convento. Nel 1818, il pasticcere napoletano Pasquale Pintauro, entrò in possesso della ricetta segreta della Santarosa, portando il dolce a Napoli, modificando (leggermente) la ricetta, introducendo la variante riccia-sfoglia inventando la sfogliatella classica.

 

La sfogliatella 

In Abruzzo, in particolare a Teramo e provincia, almeno dal XIX secolo, è d’uso preparare le sfogliatelle per il periodo di Natale, insieme ad altri dolci natalizi come caggionetti, paste di mandorle, bocconotti, pepatelli ecc. Vi sono due differenze vistose rispetto al dolce napoletano: innanzitutto la sfogliatella abruzzese appare più morbida con gli strati di sfoglia più sottili, inoltre il ripieno è differente; non contenendo creme, la sfogliatella abruzzese si conserva più a lungo, mantenendo la sua fragranza anche per 7-10 giorni.

La lavorazione è molto complessa per la preparazione della pasta sfoglia, per la quale si fanno almeno cinque strati separati da strutto sciolto, però tuttora viene realizzata manualmente, oltre che in pasticceria, nelle case, dove la ricetta viene tramandata di generazione in generazione. Il ripieno è tipico dei dolci abruzzesi: marmellata d’uva rigorosamente casereccia, cacao in polvere, mandorle tritate, zucchero e cannella. Le sfogliatelle aprutine vengono infine spolverate da un mix di zucchero e cannella Nel comune chietino di Lama dei Peligni da molti anni viene effettuata la Sagra della sfogliatella.