Calamarata

calamarata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Generalmente la calamarata si fa con i pomodorini… ma questa è la versione bianca!

Infatti anche  gli spaghetti alle vongole  si possono fare sia con i pomodorini e sia in bianco…non siete d’accordo?

Anzi, per gli spaghetti alle vongole si commette quasi un’eresia ad aggiungere qualche pomodorino.

Per quanto riguarda la calamarata non so se ho commesso un’eresia, ho soltanto personalizzato un primo piatto, come faccio di solito.

Una calamarata in bianco

Allora vediamo

per 4 persone bastano 4 calamari che possono essere freschi o surgelati, come preferite. Si tagliano ad anelli e si passano nella farina.

Poi si mettono in una padella con dell’olio e dell’aglio e si fanno cuocere a fuoco vivace per duo o tre minuti.

La cottura dei calamari dipende dalla loro grandezza. Vi accorgerete dell’avvenuta cottura quando risultano morbidi e non gommosi.

Dopodiché si versa un bicchierino di brandy e si fa sfumare, se i calamari rimangono a secco…  si può aggiungere un poco di acqua di cottura della pasta.

Quando saranno cotti si aggiunge il sale e il peperoncino.

Si scola la pasta (300gr), io ho usato i “Mezzi occhi di Lupo” boh…così c’è scritto sulla busta.

Comunque è meglio usare proprio la “calamarata” che si abbina benissimo come forma agli anelli dei calamari.

Se poi trovate quella trafilata al bronzo è ancora meglio.

Bene, una volta scolata la pasta la si versa nella padella facendola amalgamare con i calamari per qualche secondo.

Quindi si spegne il fuoco e si aggiunge il succo di un limone e il prezzemolo.

La preparazione di questo primo piatto è ragionevolmente veloce, naturalmente se utilizzate il prodotto surgelato, che non ha niente da invidiare a quello fresco.

Infine se disponete di un limone non trattato, potete, prima presentazione del piatto, grattugiare sopra un poco di scorza.