Allattamento materno

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I primi pasti avverranno, già lo abbiamo detto, con un intervallo di circa tre ore l’uno dall’altro, all’inizio saranno sei, poi cinque al giorno, con un intervallo notturno di 6-8 ore.
Specie nei primi tempi, la madre può sentire la necessità di verificare se la quantità di latte somministrata corrisponde al bisogno del bambino; ciò può darle un senso di sicurezza ed aiutarla nel ricercare le eventuali cause di eventuali disturbi.
In questi casi il bambino viene pesato prima e dopo la poppata (“doppia pesata”) per valutare per differenza la quantità di latte succhiata.
Attenti però al “complesso della bilancia”.
Si può calcolare con buona approssimazione che per la maggior parte dei bambini, con eccezione dei prematuri, la quantità di latte sufficiente per un normale accrescimento nei primi 4-5 mesi di vita sia di circa 150 g per chilo di peso corporeo al giorno, dopo il 10º giorno di vita (esempi: a 3 kg di pes, 450 g al giorno, a 5 kg, 750 g al giorno; a 6 kg, 900 g al giorno)
Tale quantità può essere suddivisa in numero variabile di pasti da cinque a sei (eccezionalmente sette) al giorno, cercando di interpretare le tendenze del bambino e tenendo conto che il bambino più piccolo di peso mangia più spesso di quello di peso maggiore, a parità di età.
L’orario consigliabile per i sei pasti è il seguente:
ore 6.00- ore 9,30 – ore 13.00- ore 16.30- ore 20.00-ore 23.30

Per i cinque pasti invece si consiglia:

ore 6.00- ore 10.00- ore 14.00- ore 18.00- ore 22.00

Il miglior criterio di valutazione per la bontà di un allattamento al seno è comunque la crescita del bambino.
Se ha un aumento di peso regolare, se è tranquillo, se le feci sono dell’aspetto abituale vuol dire che il latte è sufficiente.
Solo se l’aumento è scarso, se le feci sono mal digerita o le scariche troppo frequenti, si dovrà valutare la situazione e questo naturalmente sarà compito del pediatra che consiglierà opportunamente la madre.
Attualmente l’importanza dell’aspetto delle feci del lattante al seno è stata notevolmente ridimensionata per vari motivi: una modificazione del colore può non essere attribuibile ad alcuna malattia ma essere l’espressione di un transito intestinale accelerato spesso in relazione ad una notevole quantità di latte ingerita.
Così pure la presenza di grumi e di una certa quantità di muco non ha significato patologico se il bambino cresce normalmente. Alcune modificazioni dell’aspetto e del numero delle scariche, che si accompagnano ad una certa irrequietezza e ad un parziale rifiuto del pasto, si verificano in coincidenza del “capoparto” (intorno al 40º giorno dopo il parto) e delle successive eventuali mestruazioni che peraltro non controindicano l’allattamento.
Si tenga presente che l’aumento di peso del bambino inizialmente è di circa 25 -30 g al giorno, nel primo trimestre, di 20-25g nel secondo trimestre, di 15 -20 nel terzo trimestre e di 10- 15 nel quarto trimestre.
Questi dati vanno interpretati con buonsenso: non tutti i bambini crescono nella stessa misura, né ci si deve attendere che ogni giorno il bambino cresca di peso con il ritmo sopra indicato.
Essi esprimono un accrescimento medio ricavato da un periodo non breve di osservazione di come il bambino cresce.
Il bambino di peso normale alla nascita raddoppia il proprio peso all’incirca a 5 mesi e lo triplica al compimento dell’anno di vita.

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