Sabato, facendo la spesa, la mia attenzione è stata richiamata da un fantastico taglio di arista che sembrava dirmi “cucinami…cucinami…” non ho resistito e l’ho preso!
Quando, poi, il mio fruttivendolo mi ha detto: “Mi sono appena arrivate le arance tarocco dalla Sicilia, le vuoi?” ho pensato Ecco l’abbinamento perfetto!
Per il pranzo della domenica: arista all’arancia.
Per 4 persone:
1 kg di arista, 4 arance tarocco, 1 cipolla media, 2 rametti di rosmarino fresco, sale.
Se il pezzo di arista è già stato legato dal macellaio, infilare i due rametti di rosmarino sotto il filo, ai lati, altrimenti mettere i due rametti ai lati dell’arista e legare bene con lo spago da cucina.
Grattugiare la buccia di 3 arance e spremerle tutte e 4. Filtrare il succo d’arancia per togliere ogni impurità e con una siringa introdurre un po’ di succo all’interno dell’arista.
In una pentola dal fondo spesso fare rosolare il taglio di maiale molto bene da ogni lato a fuoco vivace, in questo modo si creerà una sorta di crosta che impedirà al succo dell’arancia e della carne di fuoriuscire durante la lunga cottura.
Una volta che l’arista è ben rosolata, aggiungere la cipolla e farla rosolare per bene, aggiustare di sale e aggiungere il succo d’arancia. Coprire e fare cuocere a fuoco lentissimo per circa 1 ora.
Aggiungere la buccia grattugiata e fare cuocere per un’altra mezz’oretta.
Se alla fine della cottura il succo non si è addensato, si può togliere l’arista e fare cuocere a fuoco medio, senza coperchio, solo il succo fino a raggiungere la densità desiderata, ma senza esagerare perchè raffreddandosi il succo si ritira un po’.
Una volta che l’arista si è raffreddata, togliere lo spago e il rosmarino e tagliarla a fette sottili, magari con l’aiuto di quei coltelli in cui si può regolare lo spessore desiderato.
Disporre le fette nei piatti e cospargerle col sughetto.
La cottura è effettivamente lunga, ma l’arista all’arancia ha il vantaggio di poter essere preparata il giorno prima. A mio avviso, DEVE essere preparata il giorno prima, perchè il sapore è nettamente migliore. In questo caso il giorno dopo si tagliano le fette necessarie, si dispongono in una padella, dal fondo ben spesso, si cospargono con il sughetto e si riscaldano un poco prima di servirle.
Vi leccherete i baffi.
Cristi