Carne di cavallo alla pignata

Carne di cavallo alla pignata
Carne di cavallo alla pignata
Carne di cavallo alla pignata

Con la ricetta della carne di cavallo alla pignata, inizierò un percorso sulle ricette tipiche della mia regione: la Puglia. La Puglia è la regione in cui si macella e si consuma la maggior parte della carne equina, rispetto a tutte le altre regioni italiane. Con questo articolo so che solleverò molte polemiche sul consumo di questo alimento, ma non essendo vegetariana e tanto meno vegana, metto da parte l’ipocrisia; se non mi dispiace del povero tonno, o del tenero vitellino, che diamo con tanta premura ai nostri bambini, non vedo perchè dovrei sentirmi in colpa se mangio carne di cavallo, le scarpe mi piacciono di buona qualità quindi voglio scarpe di pelle con suole di cuoio.
Fatta questa precisazione, e prima di presentare la ricetta, passiamo a vedere le proprietà nutrizionali.
La carne di cavallo si distingue per la sua magrezza e per una caratteristica sapidità dalle sfumature dolciastre. Il ridotto contenuto lipidico fa sì che i tagli freschi di giovani animali risultino particolarmente teneri e digeribili; per mantenere tali caratteristiche la cottura, rigorosamente al sangue, deve comunque essere breve.
La carne di cavallo si è a poco a poco imposta all’attenzione dei consumatori per il suo elevato contenuto in ferro. Considerata un alimento nobile, viene spesso consigliata agli sportivi, ai bambini in crescita, in gravidanza e alle persone anemiche. In ogni 100 grammi di carne di cavallo troviamo infatti 4 mg di Ferro (più del doppio rispetto ai tagli bovini). Al contrario di quello presente nei vegetali (primi tra tutti gli spinaci), il ferro contenuto nella carne di cavallo risulta altamente biodisponibile e può essere assorbito in proporzioni tre volte maggiori.
Il colorito è simile a quello della carne bufalina ed è uniforme, privo di venature per la mancanza di grasso adiposo. Il contenuto in vitamine consiste soprattutto in tiamina (B1), riboflavina (B2), niacina (PP), piridossina (B6), acido pantotenico e vitamina B12.
Il colesterolo è presente in proporzioni di circa 60 mg/100 grammi di carne – un quantitativo sicuramente non trascurabile ma sovrapponibile a quello delle altri carni magre (bovino, maiale leggero e petto di pollo) -. Analogo discorso per la quantità di proteine e per il loro valore biologico.
A differenza delle altre, la carne di cavallo si distingue per un modesto contenuto in glicogeno (0,5-1 grammi) che contribuisce a conferirle il tipico sapore dolciastro. (Notizie attinte da http://www.my-personaltrainer.it/)

Ingredienti

1 kg. spezzatino di carne di cavallo
olio evo q.b.
sale q.b.
1 carota
1 costa di sedano
1 cipolla
1/2 litro passata di pomodoro
1 bicchiere di vino rosso

Preparazione

  • Preparate un battuto con le verdure
  • In un tegame (possibilmente di terracotta), fate scaldare l’olio e rosolate le verdure
  • quando il soffritto sarà asciugato, aggiungete la carne
  • fate rosolare per bene
  • sfumate col vino
  • aggiungete la passata di pomodoro e continuate la cottura, rigirando ogni tanto, affinché non si attacchi sul fondo
  • tenete sempre a portata di mano dell’acqua bollente. aggiungete all’occorrenza.
  • regolate di sale, continuate la cottura sino a che la carne non risulterà tenera, tenendo presente che se vi hanno dato carne di buona qualità e cioè carne di un animale giovane in un paio d’ore ce la fare. ma se vi hanno rifilato una “sola”, quindi carne dura e fibrosa, la cottura potrà protrarsi per 5 o 6 ore. A fine cottura dovrete avere ottenuto un sugo denso e saporito.

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