Il viaggio attraverso quelle spezie che arricchiscono e migliorano i nostri piatti prosegue con la paprika e il cumino.
PAPRIKA
In Ungheria , paprika significa peperone,infatti questa spezia si ottiene facendolo seccare e liberandolo della parte interna bianca dopidiche lo si macina.
Una leggenda dice che una contadina ungherese che era stata costretta con la forza a vivere nell’harem di un pascia’ turco a Buda, avesse spiato a lungo i giardini del palazzo dove si coltivavano i peperoni e una volta liberata, avesse insegnato ai contadini del suo villaggio a coltivarli.
In Ungheria, il momento della raccolta è una vera festa, l’8 settembre, donne con vestiti sgargianti raccolgono i peperoni e dopo averli infilati con ago e filo, creano delle ghirlande che appendono a sostegni di legno o ai muri delle case. Inoltre, nei tempi antichi il consumo della paprika fu incentivato dalla credenza popolare che la considerava un vero e proprio antidoto contro la malaria.
La paprika si distingue in dolce o piccante, in questo secondo caso la si ottiene macinando semi e frutto; è una spezia ricca di minerali, calcio, ferro, sodio e vitamine b1 b2 b5 pp c. Si dice stimoli l’apparato digerente e circolatorio.
Il suo colore va dal rosa al rosso scuro, si conserva bene in barattoli di vetro a chiusura ermetica …ma attenzione con il tempo perde aroma e forza.
La paprika, come è ben noto è l’ingrediente principale del gulash ma ormai se ne fa uso per zuppe, salse, anche sui formaggi (paprika dolce) , verdure e crostacei donando a ciascun piatto sapori decisi ed estasianti.
Personalmente la uso sul petto di pollo leggermente infarinato e cotto in padella ma anche sulle patatine, la paprika dolce è squisita!
CUMINO
Pianta originaria del bacino del Mediterraneo , ha un odore forte e dolciastro ma al tempo stesso caldo ed avvolgente. Molto conosciuto e utilizzato nella cucina indiana e mediorientale .
In Egitto , invece, se ne faceva uso durante il processo di mummificazione.
Ha proprieta’ antisettiche, è un funghicida e possiede un’ottima percentuale di ferro, aiuta la digestione e sembra contenga una certa percentuale di antiossidanti. Gli vengono anche riconosciute proprieta’ calmanti e sedative. Il cumino viene utilizzato anche in cosmesi per la preparazione di colluttori, dentifrici e detergenti.
Durante il Medioevo la superstizione voleva che il cumino frenasse gli amanti dal fuggire dai rispettivi patner ; si credeva , inoltre, che gli sposi che avessero con se semi di cumino durante la cerimonia nuziale , avrebbero avuto una vita coniugale lunga e felice.
Questa spezia è usata nei paesi del Nord Europa per la preparazione di panature, nelle zuppe di legumi, nell’impasto delle polpette e nei prodotti da forno : biscotti e focacce. E’ noto anche per la preparazione di liquori, infatti dalla sua distillazione si ottiene il liquore tedesco KUMMEL.
In India , il cumino viene utilizzato per la preparazione di miscele di spezie, infatti e’ un componente del curry, in Messico nel chili di carne e come ingrediente fondamentale del guacamole, in alcuni paesi dell’Africa settentrionale è presente come spezia in molti piatti.
Io lo uso principalmente quando preparo le polpettine con i pepeproni per il super cous cous di nonna Magda!