Pitoni fritti messinesi (Calzoni nel resto d’Italia)

Vivere lontani dalla propria terra non significa per forza non assaporarne più i sapori: questa volta ho preparato i pitoni fritti messinesi!
A onor del vero anticipo già che la ricetta originale prevede la Tuma, tipico formaggio siculo, o, al massimo, la scamorza ma, vivendo fuori, mi sono arrangiata con il provolone dolce. Il risultato è stato soddisfacente, per cui, amici siculi trasferitisi nel continente, potete ricreare i vostri pitoni fritti 😀

Pitoni fritti messinesi
  • DifficoltàMedio
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni20 pitoni, 4-5 persone
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 lOlio di arachidi (per friggere)

Per l’impasto

  • 400 gFarina 0
  • 600 gFarina 00
  • 12 gLievito di birra fresco
  • 400 mlAcqua
  • 100 gBurro
  • 1 cucchiaioSale
  • 1 cucchiaioZucchero

Per il ripieno

  • 1Scarola riccia
  • 400 gPomodori di Pachino
  • 400 gTuma (o provolone)
  • 4 filettiAcciughe sott’olio
  • q.b.Sale
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Pepe

Strumenti

  • Planetaria
  • Gancio
  • Spianatoia
  • Mattarello
  • Coltello
  • Pentola

Preparazione

  1. Togliere il burro dal frigo almeno mezz’ora prima di cominciare a preparare i pitoni. Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida. Nella ciotola della planetaria unire i due tipi di farina e versare a filo l’acqua con il lievito lavorando con il gancio. Aggiungere lo zucchero e il burro a pezzetti e lavorare fino a quando il burro è completamente amalgamato alla farina. Unire infine il sale e lavorare fino a quando l’impasto si incorda (si stacca dalle pareti della ciotola e di attacca completamente al gancio). Staccare la pasta dal gancio, formare una palla e metterla a lievitare nel forno per 2 ore o fino al raddoppio.
    Nel frattempo tagliare a cubetti il formaggio, spezzettare le acciughe, lavare e tagliare a dadini i pomodorini pachino, lavare e sminuzzare la scarola riccia (indivia) e condirla con olio, sale e pepe.

  2. Trascorso il tempo di lievitazione dividere l’impasto in circa 20 panetti. Su una spianatoia infarinata e con l’aiuto di un matterello, stendere ogni panetto dandogli la forma di un cerchio. Io uso un piatto da frutta per farli venire proprio precisi, ma ammetto di essere un po’ fissata 😀
    Disporre nella metà inferiore di ogni disco la scarola riccia, una manciata di pomodorini e una di formaggio e qualche pezzetto di acciuga, distanziandosi mezzo cm dal bordo. Adesso bisogna dare la classica forma del pitone: piegare a mezzaluna e pressare bene i bordi con i rebbi di una forchetta in modo da sigillare il pitone e non farlo aprire in cottura. Una volta preparati tutti i pitoni si procede alla cottura. Riempire una pentola con almeno un litro di olio e quando sarà caldo immergerci i pitoni fino a quando raggiungono un colore dorato.
    Mangiare i pitoni fritti messinesi ben caldi. Spero che questa ricetta vi sia piaciuta. Cristi

Note

Io di solito li preparo con la mia mamma e lei comincia a friggere mentre io li riempio, in maniera tale da essere più veloci e mangiare tutti insieme i pitoni ancora caldi, se siete da soli a fare tutto il lavoro potete accendere il forno a 80° e man mano che cuocete i pitoni li mettete in una teglia nel forno giusto per mantenerli caldi fino a fine cottura. Un ultimo suggerimento: se vi avanzano gli ingredienti potete preparare anche la focaccia messinese. 

4,9 / 5
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