Le sfinci messinesi con uvetta passa, sono una delle ricette classiche della mia infanzia. Ricordo mia madre che sbatteva a mano, con grande energia, quest’impasto di farina e acqua in un pentolone enorme per poi friggere queste mega frittelle profumate e tuffate successivamente nello zucchero.
Le sfinci messinesi con uvetta passa non bisogna confonderle con le zeppole, chiamate anche, qui in Sicilia, SFINCI DI SAN GIUSEPPE, il cui impasto è completamente diverso e contiene uova, ed infine, vengono farcite di ricotta, comunque, sono entrambe buone e se vi interessa, trovate la ricetta delle
zeppole con la ricotta —–> QUI
INGREDIENTI per circa 20 /22 sfinci con uvetta:
300 grammi di farina 00 + un cucchiaio per asciugare l’uvetta passa
70 grammi di uva passa
5 grammi di lievito di birra secco ( non usate lievito per dolci )
5 grammi di sale
1 cucchiaio d’olio d’oliva extravergine
250 grammi d’acqua
mezza tazza di liquore aromatico, marsala, rum o simili
mezzo cucchiaino di miele
olio di semi per friggere ( di arachide è il migliore )
zucchero semolato per spolverare le sfinci dopo la frittura
Per prima cosa, mettete a bagno l’uvetta nel liquore ( io lo diluisco leggermente con un poco d’acqua ), almeno 15 minuti, quindi, strizzatela per bene ed infarinatela. Lasciatela da parte. Non tralasciate il passaggio dell’infarinatura, essa serve affinchè l’uvetta non “scivoli” tutta in fondo all’impasto, ma invece, resti “aggrappata” al resto dell’impasto in maniera omogenea.
Mettete in due dita dell’acqua totale (250 grammi ) il lievito secco insieme al miele e lasciatelo da parte; se usate il lievito di birra fresco, usatene 9 grammi
Nella planetaria, con il gancio, ( potete fare l’impasto manualmente, ma, è abbastanza faticoso, perchè ha bisogno di essere lavorato parecchio ) mettete la farina con l’olio ed il sale, aggiungete a poco a poco l’acqua, con la planetaria già in funzione, con velocità media. Infine, aggiungete il lievito. Quando l’impasto è bene amalgamato, aggiungete l’uvetta infarinata. Aumentate la velocità della planetaria, l’impasto deve essere sbattuto per bene, almeno 10 minuti, deve diventare elastico, lucido e colloso. Con un tarocco o con una spatola, di tanto in tanto togliete dalle pareti l’impasto e mandatelo verso il centro della ciotola, in modo che la macchina impasti uniformemente tutto. Fate lievitare nella ciotola stessa della planetaria l’impasto, coperto da pellicola e messo in forno spento, almeno due ore. L ‘ impasto deve raddoppiare di volume, facendo qualche bollicina in superficie.
A questo punto, mettete abbondante olio di semi in un tegame dai bordi alti, le sfinci devono galleggiare, quindi, abbondate con l’olio ( l’olio usato per la frittura, se non lo fate bruciare, potrete filtrarlo, una volta freddo, con un colino a maglie strette e tenerlo in frigorifero , ben chiuso , per una futura frittura )
Aspettate che l’olio si scaldi perfettamente ( immergendo uno stuzzicadenti o un cucchiaino di impasto vi accorgerete che l’olio è caldo, se tutto intorno si formano le classiche bollicine )
quindi, con un cucchiaio unto d’olio ( basterà che lo immergiate nella padella ) prendete pezzi di impasto e buttateli nell’olio, immergendo anche il cucchiaio nell’olio bollente, l’impasto si staccherà facilmente, nel caso dovesse rimanere un poco appiccicato, aiutatevi con un’altro cucchiaio per staccarlo.
Friggete le vostre sfinci con uvetta da entrambi i lati, finchè non gonfiano e diventano dorate, quindi, con l’aiuto di una schiumarola, adagiatele sulla carta assorbente.
Quando tutte le sfinci messinesi con uvetta passa saranno fritte, mettetele in una teglia e spolveratele con lo zucchero semolato, quando sono ancora calde. Scuotete la teglia, affinchè lo zucchero si attacchi dappertutto. Trasferite le sfinci nel piatto di portata e servitele tiepide.
Qualora vi avanzasse qualche sfincia, copritela con pellicola e lasciatela a temperatura ambiente. L ‘ indomani sarà buona lo stesso. Però, come tutti i fritti, meglio mangiarle al momento.