Il carrubo, il suo frutto e il miele, prodotto P.A.T siciliano.

Il carrubo è un albero maestoso sempreverde, ama moltissimo il caldo, originario dell’Arabia, è diffuso nelle regioni mediterranee più calde. Viene coltivato soprattutto in Spagna, Italia, Marocco, Portogallo e Grecia. In Italia è ancora coltivato in Sicilia dove esistono importanti piantagioni di carrubo nel ragusano, dove in borgata Favarotta, fra le Cave dʼIspica e il comune di Rosolini s’incontrano carrubeti plurisecolari e che copre circa il 70% della produzione nazionale, e nel siracusano.  In queste zone sono ancora attive alcune industrie che trasformano il mesocarpo del carrubo in semilavorati, utilizzati nell’industria dolciaria e alimentare. Appartiene alla famiglia delle Fabaceae, è molto longevo (può vivere anche 500 anni). Può raggiungere i 15-20 metri di altezza, ha una chioma molto larga e le sue foglie sono di colore verde scuro nella parte alta e rossastre nella parte bassa, sono arrotondate, lucenti e di medie dimensioni. Il suo nome botanico Ceratonia siliqua deriva per metà dal greco e per metà dal latino (keràtion- piccolo corno, siliqua – baccello). Il carrubo è una specie dioica, cioè presenta fiori maschi e fiori femmine su piante diverse. I fiori femminili si trasformano in frutti dopo circa un anno, le carrube. In primavera sono verdi e piccoli, a fine estate diventano color marrone pronte per essere consumate. Settembre è il mese della raccolta dei baccelli di carrube. Un albero adulto può produrre in una stagione alcuni quintali di frutti. Le carrube sono lunghi baccelli, la buccia esterna è cuoiosa ma non troppo dura, all’interno contengono una polpa dolcissima, contenente una decina di semi duri, lisci, rotondi ed appiattiti. Una loro caratteristica è che sono tutti uniformi e dello stesso peso. Dai semi si ricava una gomma che viene usata in pasticceria come addensante, dalla polpa si ricava il carcao un surrogato del cacao. Uno studio ha chiaramente dichiarato che le persone allergiche al cioccolato possono tranquillamente consumarlo senza correre rischi. Le carrube contengono saccarosio, glucosio e sali minerali quali fosforo, magnesio, calcio e ferro, per questa ragione sono molto nutrienti. Hanno anche proprietà curative, sono astringenti se si consumano secche, e proprietà lassative se si consumano fresche. Sono prive di glutine e quindi possono essere consumate anche dai celiaci. Aiutano il funzionamento del fegato, e sono un antistaminico naturale. Inoltre vengono usate per l’alimentazione animale, i cavalli e i maiali ne sono molto ghiotti. Le carrube vengono utilizzate nell’industria alimentare, cosmetica, dove hanno un potere emolliente, idratante e detergente  e farmaceutica. In commercio si trova la farina di carruba che si ottiene facendo essiccare la polpa e poi tritandola. La farina è ricca di zuccheri e povera di grassi, contiene vitamine, proteine e minerali. Con questo tipo di farina, si possono preparare torte e creme usandola al posto del cacao in polvere. In commercio le carrube vengono vendute insieme alla frutta secca, si possono trovare anche biscotti, sciroppi, barrette dietetiche, gelati, creme spalmabili, caramelle e miele. Quest’ultimo ha un profumo particolare che ricorda il frutto, la sua consistenza è quasi cremosa e il gusto è  gradevole. Il suo colore allo stato liquido è molto scuro, ma in seguito a cristallizzazione che avviene pochi giorni dopo la smielatura diventa color nocciola. Il miele di carrubbo è un prodotto tradizionale siciliano inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).

Suggerimenti…

Si può preparare una tisana con 50 gr di farina di carrube e un litro d’acqua, da bere più volte durante l’arco della giornata. E’ un valido aiuto contro colite, gastroenterite, colon irritabile e infezioni varie che possono colpire il tratto intestinale. Può essere utilizzata sia dagli adulti ma anche dai bambini vista la naturalezza del prodotto.

Minolta DSC

carrube foto

Ricetta

Biscotti alla carruba

Ingredienti

500 gr di farina 00

150 gr di zucchero

100 gr di farina di carruba

2 uova intere

125 gr di burro

latte q.b.

50 gr di sciroppo di carruba

10/15 gr di lievito in polvere

aromi: cannella o arancio ( a scelta)

Preparazione

Mescolare zucchero, uova, sciroppo, burro e aromi. Dopo aggiungere le due farine e il lievito sciolto in mezzo bicchiere di latte.

Lavorare l’impasto fino ad ottenere una pasta morbida.

Dare ai biscotti la forma desiderata, infornare a 210° per 15 minuti circa.

biscotti alla carruba foto

2 Risposte a “Il carrubo, il suo frutto e il miele, prodotto P.A.T siciliano.”

  1. Salve, sono molto curiosa di provare questo rimedio, può precisare se serve la farina di semi o di polpa di carruba? Grazie, grazie anche di averlo pubblicato, è un gesto importante il recupero delle tradizioni e delle cure naturali,

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