FLAMMKUCHEN – tarte flambée

Care e tenaci recakers (perché questo post è dedicato esclusivamente a voi), la recake di questo mese merita un post serio, non sarà proprio sufficiente la sola pagina facebook…

Eh sì, perché il nostro primo incontro tra le nostre papille gustative e questa meraviglia della cucina internazionale è stato nel 2017, ed esattamente il 14 agosto in Rue de la Couronne a Riquewihr, nel cuore dell’Alsazia. Vi avrei aggiunto volentieri una foto, ma ne abbiamo soltanto di noi al tavolino… mi sa che poi eravamo troppo impegnati a mangiare!

E se già ci eravamo innamorati con gli occhi dell’Alsazia e dei suoi paesini, da allora ce ne siamo innamorati anche con la pancia.

Poco dopo il rientro già avevo preparato la tarte flambé a casa, nella sua versione quasi originale, secondo una ricetta trovata su un giornalino di un supermercato, non ricordo neanche quale…

Questa è l’occasione per rimettersi ai fornelli!

Per l’occasione abbiamo studiato ben 6 e dico 6 varianti! In realtà niente a confronto a quelle che è possibile trovare nelle varie trattorie in Alsazia, dove il menù delle tarte flambé non molto si discosta da quello delle nostre pizzerie.

E la differenza con la pizza è proprio lo strato intermedio che sta tra l’impasto (non molto differente da quello della pizza) e il condimento sopra (che è abbastanza a piacere). Nella terra di mezzo della pizza ci sono pomodoro e mozzarella, nella tarte flambé una crema a base di formage blanc (o crema fraiche).

Passiamo alle nostre ricette.

Riporto prima il procedimento che è pressoché lo stesso per tutte le varianti e poi gli ingredienti per le varie versioni.

Abbiamo seguito dose e procedimento proprio come riportato sul blog della nostra admin La cucina di zia Ale, da cui ho scopiazzato allegramente. Anzi per la ricetta scritta in modo serio vi rimando proprio al suo blog. E quindi (copiata pari pari):

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INGREDIENTI Per la base:

  • 350   di farina 00 (in versione integrale sostituiti con 350 g di farina integrale, per le versioni 3, 4  e 5)
  • 5  di lievito di birra fresco
  •  cucchiaino di sale
  •  cucchiaino di zucchero
  • 175 – 190   di acqua
  • 25   di olio extravergine di oliva

Istruzioni

  1. Sciogliete il lievito in parte dell’acqua, aggiungete lo zucchero e mescolate. Versate la farina in una ciotola capiente. Aggiungete l’acqua con il lievito e l’olio. Iniziate a impastare aggiungendo il resto dell’acqua e poco dopo aggiungete il sale. Continuate a impastare fino a ottenere un panetto morbido e ben incordato. Mettete il panetto in una ciotola unta con un filo d’olio, coprite con pellicola e fate lievitare finché non sarà raddoppiata di volume.
  2. Mescolate il quark e la crème fraiche. Unite un pizzico di sale, pepe e noce moscata. Mettete da parte.
  3. Riprendete la pasta lievitata e accendete il forno a 230°C.
  4. Disponete un foglio di carta forno sul piano di lavoro. Dividete la pasta a metà e stendetene una parte sulla carta forno, creando un rettangolo piuttosto sottile e dai bordi arrotondati, aiutandovi con un matterello. Utilizzando la carta forno, spostate il rettangolo su una placca da forno. Ripetete con l’altra metà della pasta.
  5. Suddividete la crema di formaggio tra i due rettangoli e spalmatela fino a un centimetro dai bordi. Completate con il resto degli ingredienti preparati.  Infornate per 15 – 20 minuti o finché le flammkuchen non saranno cotte.

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Versioni con la base “normale” (0, 1 e 2)

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Ingredienti per le farcie (passaggio 3)

Versione n. 0 La classica

Per la farcia:

  •  grosse cipolle bionde
  • 150   di crème fraîche densa
  • 100   di quark 
  • 150   di pancetta affumicata
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe
  • Noce moscata

Istruzioni

3. Tagliate le cipolle a metà nel senso della lunghezza e poi affettatele non troppo sottili. Mettete un filo di olio in una padella, aggiungete le cipolle e rosolatele a fuoco dolce, finché non saranno fondenti. Mescolatele spesso, affinché non si dorino troppo. Verso fine cottura, unite anche un pizzico di sale.

Riducete la pancetta a listarelle sottili.
Che dire questa è la versione classica, l’equivalente della nostra Pizza Margherita. Non può che essere meravigliosa. Personalmente ho commesso un piccolo errore, ma di quelli del tipo che han fatto nascere la tarte tatin o la ganache al cioccolato: ho comprato la pancetta a Lidl, dove usualmente non faccio la spesa. Ho quindi ho comprato una pancetta affumicata che non era “tirata”… devo dire che però ha reso benissimo sulla tarte flambé!
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Versione n. 1 Abruzzese

Per la farcia:

  •  grosse cipolle rosse
  • 150   di crème fraîche densa
  • 100   di quark 
  • 150   di ventricina del teramano in barattolo 
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe
  • Noce moscata

Istruzioni

3. Tagliate le cipolle a metà nel senso della lunghezza e poi affettatele non troppo sottili. Mettete un filo di olio in una padella, aggiungete le cipolle e rosolatele a fuoco dolce, finché non saranno fondenti. Mescolatele spesso, affinché non si dorino troppo. Verso fine cottura, unite anche un pizzico di sale.

Prelevate dal barattolo la ventricina a piccoli pizzicotti.
E qui abbiamo sposato i sapori dell’Abruzzo, con questo insaccato non insaccato che spalmato sul pane caldo fa impazzire il cucciolo grande!

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Versione n. 2 Boscaiola

Per la farcia:

  • 1 aglio
  • 150   di crème fraîche densa 
  • 100   di quark 
  • 250 g di finferle già scottate
  • prezzemolo
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe
  • Noce moscata

Istruzioni

3. Far rosolare nell’olio uno spicchio di aglio e aggiungere le finferle già preventivamente scottate. Fate insaporire per circa 10 minuti. Verso fine cottura, unite anche un pizzico di sale, pepe e prezzemolo.

 

Le finferle (comunemente), o finferli (come son chiamati dalle mie parti, dove invece quelli che son comunemente chiamati finferli vengono chiamati gallinacci), o per mettere l’animo in pace a tutti il Cantharellus lutescens… sono tra i miei funghetti preferiti. Trifolati con poco aglio, un po’ di prezzemolo a crudo e con un po’ di panna da cucina, fanno delle tagliatelle un piatto incomparabile!

Nascono in autunno inoltrato, quando inizia il freddo. Ne vado talmente ghiotta che qualche anno fa ero nel bosco alla quarantesima settimana di gestazione a raccoglierli. Sì perché i finferli non si cercano, si raccolgono. Perché nascono in posti ben precisi e quando ci sono, si presentano in grandi distese!

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Versioni con la base “integrale” (3, 4 e 5)

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Versione n. 3 Tirolose (impasto integrale)

Per la farcia:

  •  grossi porri
  • 150   di crème fraîche densa
  • 100   di quark 
  • 150   di speck
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe
  • Noce moscata

Istruzioni

3. Affettate i porri non troppo sottili fino alla parte verde compresa (almeno finché non è coriacea). Mettete un filo di olio in una padella, aggiungete i porri e rosolateli a fuoco dolce. Mescolate spesso, affinché non si dorino troppo. Verso fine cottura, unite anche un pizzico di sale.

Riducete lo speck a listarelle sottili.
Niente da aggiungere. Il richiamo della montagna, la voglia di neve e di piste da sci!
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Versione n. 4 Autunno (impasto integrale)

Per la farcia:

  • 250 gr di zucca
  • 150   di crème fraîche densa
  • 100   di quark 
  • 2 scalogni
  • 1 manciata di semi di zucca
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe
  • Noce moscata

Istruzioni

3.Mettete un filo di olio in una padella, aggiungete i gli scalogni affettati  e rosolateli a fuoco dolce. Mescolate spesso, affinché non si dorino troppo. Verso fine cottura, unite anche un pizzico di sale.

Pulite la zucca e affettatela sottilmente con la mandolina. Salate, pepate e mettete ben distese nel forno mentre si sta scaldando ai 230°C necessari per la cottura delle tarte e fatele dorare per una decina di minuti o comunque finché non iniziano appena a dorare (io le ho tenute troppo e mi sono abbruciacchiate poi sopra la tarte!).

Comporre la tarte aggiungendo sopra il composto di formaggio, gli scalogni, la zucca e infine un pochi di semi di zucca tritati grossolanamente.
Adoro l’autunno, i colori dell’autunno. E la zucca che ne contiene in sé tutta l’essenza. Non poteva mancare sulla tavola!
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Versione n. 5 Toscana (impasto integrale)

Per la farcia:

  • 4 fette di porchetta tagliata fine
  • 150   di crème fraîche densa
  • 100   di quark 
  • 4 fette di melanzane grigliate
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe
  • Noce moscata

Istruzioni

3. Comporre la tarte aggiungendo sopra il composto di formaggio, la melanzana grigliata ridotta in striscioline e le fette di porchetta a pezzettoni.

E questa semplicemente casa.

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Grazie di cuore a tutte le recakers e in modo particolare alle admin.

2 Risposte a “FLAMMKUCHEN – tarte flambée”

    1. Nooo… li trovi in vendita? Da noi son considerati di così scarso valore che si trovano solo nel bosco!!!

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