
Ho preparato questo tipico dolce piemontese, il bonet, a base di amaretti, goloso dessert ottimo per coccolarsi e coccolare gli ospiti. Bonet, che in dialetto significa cappello, così chiamato perchè veniva servito a fine pasto a mò di cappello su tutto ciò che si era mangiato prima. Uno spettacolare dessert dal gusto deciso e inconfondibile dato dal rum. E con questo dolce che voglio iniziare l’anno…che sia dolce in tutti i sensi e per tutti. Auguri.
Ingredienti:
100 g. di amaretti
50 g. di cacao amaro
10 tuorli
½ bicchiere di rum
700 g. di latte
150 g. di zucchero
100 g. di zucchero per fare il caramello
Procedimento:
Per prima cosa scaldare il forno a 180 g.
Mettere in una ciotola capiente i tuorli insieme allo zucchero e montarli con l’aiuto dello sbattitore. (foto 1)
Tritare gli amaretti riducendoli a farina.
Dosare il latte e lasciarlo fuori dal frigo.
Mescolare la polvere di amaretti con il cacao.
Quando i tuorli sono ben montati unire il rum, gli amaretti ed il latte. Si avrà un composto un poco liquido, quindi vuol dire che va bene! (foto 1)
Mettere lo zucchero per preparare il caramello in un pentolino e far andare a fiamma bassa. Lo zucchero si deve sciogliere e acquistare un colorito bruno. (foto 2-4)
Una volta ottenuto il caramello versarlo nel contenitore da plum cake distribuendolo anche sulle pareti.(foto 6)
Versarvi l’impasto preparato per il bonet. (foto 7)
Trasferire lo stampo in un contenitore più grande, versarvi l’acqua per la cottura a bagnomaria e mettere nel forno già caldo per 45/50 minuti. (foto 3)
Quando il dolce comincia a staccarsi dalle pareti vuol dire che è pronto. (foto 8)
Togliere lo stampo dall’acqua, far raffreddare e tenere in frigo per circa 1 ora.
Trascorso questo tempo bagnare uno strofinaccio con l’acqua bollente, tenere lo stampo capovolto sul piatto di portata, adagiarvi lo strofinaccio e aspettare, picchiettando sulle pareti e sul fondo, che il dolce esce.
Decorare la superficie con gli amaretti tenuti da parte e, magari, con qualche ciuffetto di panna nei bordi del dolce. (foto 9-10)
NOTA: l’acqua della cottura bagnomaria non deve bollire altrimenti si ottiene un dolce troppo sodo perdendo la morbidezza che lo caratterizza.
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