Pillole di Salute: Rimedi contro l’ipertensione

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L’ipertensione è un problema cardiovascolare che coinvolge milioni di persone; secondo dati pubblicati dall’American Heart Association, un adulto su tre soffre di pressione arteriosa alta…in pratica un terzo del pianeta. Questo dato così allarmante ha convinto le principali organizzazioni sanitarie a diffondere maggiore informazione e a promuovere abitudini di vita più sane.
Sapere i rischi che l’ipertensione comporta è uno dei primi passi verso la prevenzione e la cura di questa patologia. È anche bene sottolineare che la profilassi non consiste solo nell’assunzione dei farmaci, ma anche nella sensibilizzazione ad abbandonare stili di vita nocivi per la salute. Non sono da sottovalutare i rimedi naturali; esistono alimenti che aiutano a combattere l’ipertensione in modo più naturale. Vediamo nel dettaglio come combattere l’ipertensione grazie a madre natura.

Rimedi contro l’ipertensione, gli alimenti

Mandorle crude

Secondo molti esperti, mangiare qualche mandorla cruda tutti i giorni, potrebbe rivelarsi efficace contro l’ipertensione. Grazie all’elevata quantità di acidi grassi essenziali Omega 3 presenti nella mandorla, si avrebbe una riduzione del livello del colesterolo e un discreto miglioramento della funzione cardiaca.

Acqua di cocco

È ricca di potassio, elettroliti e altri nutrienti in grado di ridurre la pressione arteriosa alta. Secondo i dati di una ricerca pubblicata sulla rivista West Indian Medical Journal, bere l’acqua di cocco aiuterebbe a regolare la pressione, sia quando è alta, sia quando è bassa. L’esito di questa ricerca ha evidenziato risultati incredibili: i pazienti con pressione arteriosa alta che hanno assunto acqua di cocco hanno visto una riduzione della patologia fino al 71%, chi soffriva di pressione bassa è riuscito a regolarla fino ad un 29%.

Avena

L’avena, molto apprezzata per il suo notevole contenuto di fibra e nutrienti essenziali, sembra essere un altro rimedio naturale capace di diminuire la pressione arteriosa alta.
Secondo uno studio realizzato dalla Columbia University, negli Stati Uniti, il consumo di avena aiuterebbe a ridurre del 5% il livello del colesterolo. Dallo stesso studio sarebbe emerso che l’assunzione costante di avena influirebbe sul controllo dell’ipertensione e nella prevenzione delle malattie cardiache.

Curcuma

La curcuma è senza dubbio una protagonista di tutto rispetto un posto tra i rimedi curativi, grazie alla sua azione antiossidante e antinfiammatoria fornita dalla curcumina, il suo principio attivo.
Questa spezia si rivelerebbe molto efficace nell’attenuare i processi infiammatori e, quindi, a combattere i vari problemi ad essi collegati, oltre che a controllare la pressione arteriosa alta.

A detta degli esperti, se viene assunta insieme al pepe nero, avrebbe un effetto vasodilatatore, ideale per migliorare la circolazione e mantenere pulite le pareti delle arterie. Agisce, per di più, come anticoagulante naturale, contribuendo a regolare la circolazione sanguigna.

Succo di limone e prezzemolo

Molti esperti affermano che assumere tutti i giorni un mix composto da succo di limone e prezzemolo, comporterebbe la diminuzione della pressione arteriosa alta, grazie al suo effetto diuretico.
Sia il limone che il prezzemolo contengono importanti sostanze nutritive che facilitano l’eliminazione dei liquidi e l’eccesso di sodio, legati all’innalzamento della pressione.
Ingredienti:

1 limone non trattato con la buccia
1 ciuffo di prezzemolo
200 ml di acqua
Preparazione:

Tagliate a pezzi il limone con la buccia e versateli nella centrifuga insieme al mazzettino di prezzemolo e il bicchiere di acqua
Centrifugate per qualche istante poi filtrate e bevete a digiuno preferibilmente al mattino

Banana

È una delle fonti più ricche di potassio, un sale minerale essenziale per chi ha bisogno di tenere sotto controllo la pressione arteriosa.
A tal fine, se non persistono altri problemi di salute, è consigliabile mangiare una banana al giorno, accompagnata da una dieta equilibrata.

Aglio

L’aglio crudo racchiude importanti elementi nutritivi: fin dall’antichità viene considerato uno degli alimenti curativi più potenti. Mangiare uno o due spicchi d’aglio al giorno aiuterebbe a mantenere a bada l’ipertensione, grazie ai suoi composti solforati che abbassano la pressione e stimolano la circolazione del sangue.

Pressione alta: rimedi naturali
Si parla di pressione alta quando i livelli di pressione arteriosa risultano superiori alle soglie di normalità (140/90 mmHg). La pressione alta è detta ipertensione arteriosa ed è la prima causa di insorgenza di ictus.

In base a un rapporto dei Centri Statunitensi per il Controllo e la prevenzione delle malattie (Centers for Disease Control and prevention CDC), negli Stati Uniti la mortalità legata all’ipertensione è in continuo aumento e a farne le spese sono soprattutto gli uomini con più di 45 anni e le donne e la situazione non cambia sul territorio italiano.

L’ipertensione arteriosa è un killer silenzioso e per questo si deve prevenire in modo naturale, variando e correggendo i nostri stili di vita.
C’è una buona notizia, la pressione alta può essere ridotta anche con rimedi naturali!

Tutte le linee guida indicano che la prima soluzione da adottare per trattare l’ipertensione è seguire uno stile di vita corretto. Anche l’AIFA (Associazione Italiana del Farmaco) ha voluto sottolineare l’importanza di corretti stili di vita nella prevenzione e nella gestione dell’ipertensione.

Molti non lo sanno ma ci sono fattori che possono essere potenti alleati o nemici della nostra pressione arteriosa. Sta a noi decidere come comportarci.
Mangiare poca frutta e verdura, fare poco movimento ed essere sovrappeso, fumare e bere molto alcol: su cento adulti con questi stili di vita, tutti e cento diventeranno ipertesi; se queste cento persone invece conducessero uno stile di vita sano se ne ammalerebbero solo 35: pertanto stili di vita corretti riducono del 65% il rischio di avere la pressione alta tanto da essere considerati ipertesi. Queste sono le differenze esorbitanti presentate dal professor Pekka Jousilahti, dell’Istituto nazionale per la salute e il benessere della Finlandia, che ha condotto uno studio per ben 16 anni su 20 mila pazienti, mirato alla prevenzione dell’ipertensione realizzato su soggetti inizialmente privi della patologia.

Secondo gli esperti i quattro comportamenti virtuosi che possono migliorare maggiormente la salute di soggetti già ipertesi sono i seguenti:

adottare una dieta equilibrata
non assumere alcol
non fumare
fare costante attività fisica.
Gli effetti benefici di questi comportamenti virtuosi riducono circa del 15% il rischio di sviluppare malattie e danni cardiovascolari e ci aiutano, in maniera naturale, a mantenere bassi i livelli di pressione arteriosa.

Per avere informazioni più precise su queste quattro importanti raccomandazioni ci siamo rivolti agli esperti di AMICOMED ( www.amicomed.com ), il servizio che offre un supporto di personale specializzato ai soggetti che manifestano valori di pressione alta, supportandoli nel corso del tempo con un programma personalizzato finalizzato a ricondurre i valori della pressione nelle soglie di normalità, senza alterare le prescrizioni di eventuali terapie farmacologiche già prescritte dal medico curante.

Ecco quindi i commenti del dott. Domenico Cianflone, Direttore Scientifico di AMICOMED e primario di Cardiologia dell’unità di riabilitazione cardiologica all’Ospedale San Raffaele di Milano, in relazione ai quattro comportamenti virtuosi appena citati:

“Il primo importante principio per evitare un aumento della pressione consiste nel consumare alimenti sani con diete ben bilanciate. Questo aiuta a combattere il fenomeno del sovrappeso e dell’obesità che sono in via di espansione nei paesi investiti dal benessere economico.

La vasta scelta di prodotti immessi sul mercato porta infatti a un aumento di assunzione di prodotti ad alto contenuto lipidico e zuccherino e a un consumo decrescente di alimenti “sani” quali frutta, verdura, cereali e carne.

È consigliato quindi seguire una dieta iposodica e ipocalorica; evitare il cibo in scatola, i piatti pronti surgelati, ridurre il consumo di insaccati, sottaceti, formaggi e alcolici, perché in tutti questi alimenti si nasconde un’elevata quantità di sale e grassi, che contribuiscono ad aumentare la pressione arteriosa.

E’ importante non assumere bevande alcoliche e in particolare superalcolici in quanto un consumo eccessivo di questi può alzare i livelli di trigliceridi nel sangue, portare a ipertensione e danni cardiovascolari. Non va sottovalutato neanche l’apporto calorico: se si ha intenzione di dimagrire, le bevande alcoliche vanno ridotte. Uno studio conferma che un forte consumo di bevande alcoliche (superiore a 2 drink/die) aumenta il rischio di ipertensione sia negli uomini che nelle donne.

Il fumo è un altro nemico della nostra salute in quanto non solo nuoce alla salute, ma induce anche un aumento della pressione arteriosa. Infatti il tabagismo provoca danni sia a livello dei tessuti polmonari, in quanto i polmoni sono gli unici organi interni che sono direttamente esposti agli antigeni ambientali, sia a livello del tessuto endoteliale dei vasi.

La nicotina, contenuta nel fumo, aumenta la pressione arteriosa del sangue, il battito cardiaco, e la quantità di sangue pompata dal cuore in circolo e nelle arterie coronarie. Altri effetti comprendono il restringimento (stenosi e ostruzione) dei vasi delle braccia e delle gambe.

Il monossido di carbonio arriva in circolo (nel sangue) riducendo la quantità di ossigeno disponibile per il cuore e per tutti gli altri organi del corpo. Il fumo di sigaretta determina anche un incremento dell’aggregabilità delle piastrine, le cellule del sangue che partecipano alla formazione di coaguli del sangue o trombi che possono danneggiare le coronarie o altri vasi sanguigni. Il fumo, insieme ad altri fattori di rischio quali ipertensione e dislipidemia, è alla base del processo di formazione delle placche aterosclerotiche e quindi delle patologie cardiovascolari maggiori, quali infarto, alterazione della parete dei grossi vasi (aneurismi), ictus cerebri, senza tenere conto di patologie polmonari e tumori polmonari.

La mortalità per malattie delle coronarie o di altri distretti vascolari nei fumatori è del 70% maggiore rispetto ai non fumatori; e nei forti fumatori (due o più pacchetti di sigarette al giorno) la mortalità è addirittura due o tre volte maggiore (200-300%) rispetto ai non fumatori. In conclusione il fumo di sigaretta è un nemico comune dell’apparato respiratorio e del sistema cardiocircolatorio.

Svolgere attività fisica in modo moderato e continuativo, per esempio con almeno 30 minuti al giorno di camminata veloce, può portare in generale un enorme beneficio alla salute e aiuta a raggiungere l’obiettivo di abbassare la pressione. Vari studi scientifici hanno dimostrato che l’attività fisica, soprattutto di tipo aerobico, eseguita in maniera regolare è efficace, insieme alla correzione degli altri fattori di rischio, nel prevenire lo sviluppo di coronaropatie e nel ridurre la pressione arteriosa. L’effetto ipotensivo si ha sia in soggetti normotesi che ipertesi, anche se è maggiore in questi ultimi, ed è proporzionale ai valori di partenza della pressione arteriosa, inoltre è più accentuato nelle donne e nei soggetti anziani.

Negli anziani fisicamente attivi tutte le cause di mortalità e le malattie coronariche sono ridotte, soprattutto oltre i 70 anni. L’allenamento aerobico migliora la pressione a riposo, la risposta pressoria agli stimoli psico-emotivi e previene gli eventi cardiovascolari attraverso vari meccanismi. Tra questi l’attenuazione del tono del sistema nervoso simpatico con calo della frequenza cardiaca, la riduzione dell’attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone che è alla base del meccanismo dell’ipertensione arteriosa, il miglioramento della funzione endoteliale, migliorano il metabolismo glucidico e il profilo lipidico. Le attività consigliate sono la marcia, il podismo, il ciclismo e programmi di attività aerobica mista. Ciò non toglie che i soggetti ipertesi possano seguire le loro personali inclinazioni, scegliendo un’attività sportiva da praticare anche a livello agonistico. Questo implica sempre una valutazione medico-sportiva accurata.

Fonte: http://www.ideegreen.it/
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