Pillole di Salute: Melatonina- benefici e usi

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La melatonina è una sostanza prodotta dall’epifisi, una ghiandola endocrina conosciuta anche come ghiandola pineale. L’epifisi gioca un ruolo fondamentale quando si parla di ritmo circadiano, in particolare del ciclo veglia-sonno.

Per sfruttare al meglio i suoi benefici, la melatonina è sintetizzata in laboratorio e somministrata in forma farmacologica come capsule, gocce o strips sub-linguali (compresse da far scogliere in bocca). Le compresse a più rapido assorbimento sono proprio quelle sub-linguali. I benefici della melatonina sembrano essere infiniti anche se le evidenze scientifiche ne hanno comprovato l’efficacia solo in determinate circostanze. L’assunzione di melatonina è consigliata per:

per chi soffre di mal di testa
per combattere il cosiddetto jet lag
per stabilizzare il ciclo sonno-veglia nei non vedenti
la melatonina viene prodotta nelle ore di buio in quanto la produzione di melatonina è inibita dalla luce captata dal nervo ottico. Nei ciechi non vi è una regolare produzione di melatonina, pertanto è necessaria l’introduzione dall’esterno.
Gli altri usi della melatonina

La melatonina è usata anche da chi soffre di insonnia e non vuole impiegare farmaci come le benzodiazepine. E’ consigliata per chi soffre della fase del sonno ritardata o all’insonnia connessa alla sindrome da deficit di attenzione e iperattività, insonnia causata dai betabloccanti.

La melatonina è usata molto in pediatria per far fronte ai problemi di insonnia in caso di autismo, ritardo mentale, paralisi cerebrale. In questo contesto, i benefici sono stati comprovati.

La melatonina in caso di insonnia

L’efficacia della melatonina è piuttosto dubbia quando si tratta di combattere l’insonnia. Stando alle ricerche, l’assunzione di melatonina riuscirebbe ad anticipare l’addormentamento di soli 12 minuti, tuttavia la melatonina sembra essere efficace per agevolare il sonno in chi sta smettendo di assumere benzodiazepine (Xanax, Tavor, Lexotan, Valium, Ansiolin, Control, En, Rivotril, Loran..), per questo impiego, la forma di melatonina più efficace sembrerebbe quella a rilascio prolungato.

Melatonina e passiflora

Per sfruttare al meglio i benefici della melatonina, il meccanismo d’azione di questa sostanza può essere coadiuvato dagli estratti di passiflora, un ottimo rimedio naturale. I principi attivi contenuti nella passiflora hanno un effetto quasi immediato e sono apprezzati per l’azione calmante e rilassante esercitata nei confronti del sistema nervoso centrale. La passiflora è definita, per eccellenza, un sedativo naturale. A combinare il potere della melatonina ai benefici della passiflora ci pensano le compresse Melatonina Diet (Melatonina + passiflora).

La melatonina per smettere di fumare

La melatonina sembrerebbe un buon aiuto per chi sta cercando di smettere di fumare. Una singola dose orale di melatonina (0,3 mg) assunta 3.5 ore dall’ultima sigaretta sembrerebbe contrastare l’irrequietezza, l’irritabilità, l’ansia, la depressione e la voglia di fumare per le 10 ore successive. Per accorciare i tempi di assorbimento si raccomanda l’impiego di melatonina da sciogliere in bocca (possibilmente sotto la lingua) come il caso della Melatonina Pura Fast.

La melatonina contro il mal di testa

La melatonina, assunta di sera prima di andare a dormire, potrebbe prevenire la comparsa dell’emicrania. Se l’emicrania episodica dovesse comparire nonostante l’assunzione, sembrerebbe essere più lieve e passeggera.

Melatonina, effetti collaterali e contoindicazioni

L’assunzione di melatonina sembrerebbe essere sicura per la maggior parte degli adulti tuttavia, è sconsigliato un uso protratto nel tempo. Tra gli effetti collaterali che possono comparire raramente, citiamo mal di testa, depressione transitoria, sonnolenza diurna, vertigini, crampi allo stomaco e irritabilità. Tra le controindicazioni, la melatonina è sconsigliata in caso di gravidanza e allattamento ed è controindicata nei bambini senza prescrizione medica. Tra le controindicazioni segnaliamo il diabete, l’ipertensione arteriosa, la depressione e l’epilessia.

Melatonina e serotonina

La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina, è prodotta a partire da un neurotrasmettitore altrettanto popolare, la serotonina, meglio conosciuta come ormone del buonumore.

La serotonina, 5-idrossi-triptamina, a livello dell’epifisi, subisce una N-acetilazione e una ossi-metilazione grazie all’enzima idrossi-indolo-ossi metil transferasi (HIOMT) contenuto nei pinealociti. In altre parole, grazie all’enzima HIOMT, la serotonina è trasformata in melatonina. La produzione di melatonina varia in base alla quantità di luce percepita dalla retina raggiungendo il picco produttivo nelle ore notturne (la luce inibisce la produzione di melatonina). Fattori psicologici come lo stress o la carenza di zuccheri possono provocare l’incremento della produzione di melatonina.

Fonte: http://www.ideegreen.it/

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