Pittule salentine alla pizzaiola

PITTULE SALENTINE ALLA PIZZAIOLA

Le pittule salentine alla pizzaiola, piatto povero della cucina del salento, sono delle frittelle di acqua e farina lievitate, tradizionalmente preparate nelle vigilie delle feste, sopratutto nel periodo natalizio.

Se venite in vacanza da noi, sono immancabili in ogni trattoria tipica che si rispetti, servite come antipasto, semplici, oppure arricchite con diversi ingredienti, come il baccalà, il cavolfiore, le cime di rapa o alla pizzaiola, come quelle che vi propongo oggi.

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Pittule salentine alla pizzaiola

INGREDIENTI:

  • 500 g di farina (io uso farina per pizza oppure farina tipo 0)
  • 1 bustina di lievito per pizza liofilizzato (tipo Mastro Fornaio)oppure 1/2 cubetto di lievito di birra fresco
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • 2 cucchiai di olio d’oliva
  • 400 ml di acqua tiepida
  • 2 cucchiaini di sale fino
  • una manciata di olive snocciolate e tritate (a me piacciono verdi,ma vanno benissimo anche le nere)
  • qualche pomodoro maturo spellato privato dei semi e tritato oppure un cucchiaio di polpa pronta tritata
  • 1 cucchiaio di capperi
  • una spruzzata di origano secco
  • a chi piace anche un po’ di zucchina tritata finemente
  • olio per friggere

Nella planetaria o in un robot da cucina,mescolare la farina setacciata con la bustina di lievito e lo zucchero,aggiungere pian piano l’acqua(non molto calda altrimenti bloccherà la lievitazione)poi l’olio,continuare a versare l’acqua ,al centro,facendola assorbire man mano,fino ad ottenere una pastella consistente.Unire il sale continuare ad impastare per qualche minuto.

Mettere a lievitare al calduccio,come si fa per la pizza,fino a che l’impasto non sarà cresciuto a sufficienza, in media un ora e mezza – due ore.

 

Unire gli altri ingredienti mescolandoli bene nell’impasto.

Scaldare abbondante olio,nel salento rigorosamente d’oliva,ma va bene anche d’arachidi, e con l’aiuto di 2 cucchiai bagnati nell’acqua formate le pittule,palline grandi quanto una  noce,e friggetele fino a quando risulteranno ben dorate e gonfie.

Servitele caldissime accompagnate da un buon bicchiere di Salice Salentino rosso novello.

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8 Risposte a “Pittule salentine alla pizzaiola”

  1. Ciao Cristina,piacere mio 🙂 questa ricetta è nella nostra tradizione da secoli ed ancora attualissima 😉 grazie per essere passata :*

  2. ciao, mi sembra di aver mangiato le pittule a Santa Maria di Leuca, con sopra cioccolata bianca, fondente e cocco, se sono quelleche mi ricordo io, sono buonissime, una tira l’altra!! hai una pagina molto bella e interessante, complimenti!!!!!!

    1. Ciao Adele,sinceramente io nella versione dolce le conosco solo con patate dolci americane…ma sicuramente se le hai mangiate a Santa Maria di Leuca saranno loro 😀 Grazie mille per i complimenti!

  3. Ciao, siamo conterranee, io abito a san Pietro in Lama (sono ni hao su Cookaround, vecchia iscritta) e vorrei chiederti questo: quando faccio le pittule col pomodoro olive capperi, si inzuppano di olio, mentre quelle bianche vengono perfette.Mi dici tu come fai per farle venire belle asciutte? Grazie mariuccia

    1. Ciao Mariuccia,a parte la lievitazione perfetta la temperatura dell’olio è molto importante,bisogna che raggiunga i 160/170 gradi prima di immergerle, poi dopo che sono cresciute alza un po’ la fiamma. Io le friggo in olio di oliva per mantenere il gusto tradizionale, ma prova con olio di arachidi che è più adatto per friggere!

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