Sembrerebbe che sia proprio dall’antica Matrice, poi diventata, linguisticamente, Amatrice, provenga questa ricetta conosciuta in tutto il mondo e che la pasta utilizzata siano gli spaghetti e non i bucatini che io odio cordialmente.
Gli ingredienti sono semplicissimi:
500 grammi di spaghetti,
250 grammi di guanciale,
150 grammi di pecorino grattugiato,
500 grammi di pomodoro, pelati o polpa a cubetti,
Sale e peperoncino qb.
Mentre bolle l’acqua salata in una padella capiente facciamo cuocere il guanciale tagliato a listarelle, non deve abbrustolire ma cuocere tanto da non essere lesso.
Toglierlo dalla padella con la schiumarola e tenerlo da parte, nel grasso rimasto versare il pomodoro con un pezzo di peproncino e far cuocere dieci minuti.
Aggiungere il guanciale e regolare di sale.
Scolare la pasta e condirla con il sugo aggiungendo pecorino.
Impiattare e spolverare ancora con il pecorino.