Ho letto da qualche parte, che il pesto alla genovese non si può definire tale se non ha tra gli ingredienti l’aglio.
Posso essere d’accordo, fermo restando che molte ricette possono essere personalizzate a seconda dei gusti personali, senza snaturare la ricetta stessa.
Specialmente le salse e i condimenti si prestano alle modifiche anche in base alle stagioni e alla disponibilità degli ingredienti e le quantità soprattutto, che possono fare la differenza nella riuscita del piatto.
Per rispettare i canoni della tradizione, ho scelto di preparare il pesto con e senza aglio, quest’ultimo, aggiungendo anche i pistacchi insieme ai pinoli.
Per cui le due versioni,
tradizionale:
100 grammi di basilico,
100 grammi di parmigiano reggiano,
100 grammi di pinoli,
100 grammi di olio extravergine di oliva,
due spicchi di aglio,
sale qb.
Variabile aglio:
200 grammi di basilico,
200 grammi di parmigiano reggiano,
100 grammi di pinoli,
100 grammi di pistacchi salati,
200 grammi di olio extravergine di oliva,
sale qb.
In entrambi i casi mettere i basilico con l’olio nel frullatore e farlo andare fino a quando non si amalgamano i due ingredienti.
A questo punto aggiungere tutti gli altri e far andare fino a raggiungere la consistenza desiderata, io lo preferisco meno liscio.
Anche l’utilizzo del frullatore sarebbe tabù ma per preparare grandi quantità è l’ideale, parte della produzione la congelo in barattolini e mi preparo la scorta per l’inverno.
Sono certa che chi ha ideato il pesto, se lo avesse avuto a disposizione, non avrebbe disdegnato l’utilizzo del frullatore. 🙂
Mi piace un sacco il pesto alla genovese, l’uso dei pistacchi e pinoli insieme mi incuriosisce parecchio.. Lo devo provare.. Ciao 🙂
Mi farà piacere sapere se è stato di tuo gradimento, grazie per la visita, a buon rendere. Buona serata. 🙂
un po troppo scuro il nostro pesto dev’essere bello chiaro e cremoso!!!!!
Purtroppo è colpa della foto, il colore reale è più chiaro.e poi credo dipenda dal tipo di basilico. 🙂