Chiunque capitasse a Roma, in questo periodo, sono certa che non andrebbe via senza aver mangiato i carciofi alla romana.
Un modo di cucinare i carciofi che li rende irresistibilmente buoni, al di la del fatto che contengono proprietà nutrienti importantissime.
L’unico neo della preparazione dei carciofi è la cura, lunga e antipatica ma ne varrà la pena, sono da provare.
Un contorno tipicamente laziale che si accompagna con carne, formaggi e uova indifferentemente.
Di seguito gli ingredienti per 4 persone, due carciofi ognuno:
8 carciofi,
menta romana un mazzetto abbondante,
prezzemolo un mazzetto,
aglio uno spicchio,
olio abbondante
acqua un bicchiere
sale e pepe qb,
il succo di un limone e relativa buccia.
Preparare l’acqua acidulata, spremendo il limone e lasciando la buccia nell’acqua, per tenere a bagno i carciofi in attesa di averli puliti tutti. Contengono tanto ferro in virtù del quale ossidano facilmente e anneriscono ecco perché è necessario il limone, che può essere utilizzato per pulire le mani se non usiamo i guanti, che diventerebbero a loro volta nere.
Pulire ogni carciofo tagliando il gambo, da tenere da parte, rimuovere le foglie esterne più rovinate e tagliare la punta.
Mettere i carciofi nell’acqua acidulata sfregandoli con un pezzetto di limone.
Lasciare i carciofi a bagno.
Tagliare i gambi e privarli della parte esterna, avendo l’accortezza di lasciarne qualche centimetro attaccato ai carciofi e mettendo anche questi nell’acqua.
Lavare i rametti di prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente su un tagliere assieme alle foglie di menta e all’aglio spellato.
Aggiungere sale e pepe al composto.
Preparare tanti mucchietti di trito quanti sono i carciofi.
Scolare i carciofi e farcirli con un mucchietto di trito, ancora un pizzico di sale ed un filo d’olio.
Mettere i carciofi a testa in giù in una pentola dai bordi adeguati all’altezza dei carciofi, unire anche i gambi tagliati in pezzi di cinque centimetri circa incastrandoli negli spazi.
Versare abbondante olio e.v. di oliva e il bicchiere di acqua, salare e pepare a piacere.
Coprire il tegame con carta paglia e poi il coperchio, se non si ha la carta paglia va bene il semplice scottex.
La carta paglia serve a conservare l’umidità e ad evitare che i carciofi attacchino.
Cuocere a fiamma vivace i primi dieci minuti po i abbassare e continuare la cottura dolcemente, 25 minuti dovrebbero essere sufficiente, in base anche alla grandezza dei catciofi.
Provare ad affondare la forchetta, se entra senza difficoltà i carciofi sono pronti.
Sono ottimi caldi, tiepidi e anche freddi, non di frigo però.
Ciao, eccomi tra di voi, squisiti i carciofi, io li preparo in tutti i modi, e come dice mia mamma valgono più di un piatto di carne, ed é vero. Questa ricetta mi piace moltissimo
Ciao, piacere di averti con noi. Tua mamma, come tutte le mamme, la sa lunga. Vero che i carciofi valgono più di un piatto di carne, lo conferma il colore ferreo delle mani dopo che li hai puliti. 🙂 🙂 🙂
ottima ricetta la provero’……….
fammi sapere Giuseppe. Buona giornata.
Sono strepitosi
altrochè!!!! li hai provati???