Un vecchietto buono e gentile

Tanti ma tanti anni fa, in Lapponia, in una capanna del bosco,  circondata da abeti,  vicino ad un ruscello d’acqua limpida e fresca,  viveva Natale,  il quale si dedicava  ogni giorno a coltivare il suo orticello, a curare le sue renne e ad intagliare il legno,  vivendo  tranquillamente.
Vestiva sempre di rosso, il suo colore preferito.

Era un vecchietto assai  buono e generoso con una lunga barba bianca ed aiutava spesso senza tirarsi indietro,  tutti i suoi vicini.
Un giorno pensò che era troppo poco  quello che faceva  e si mise a pensare,  voleva trovare un modo per  poter dare agli altri qualcosa di più.


Quella sera fece un sogno.
Nel sogno gli apparve un  angioletto, era molto bello e grazioso e con una dolce vocina gli spiegò che nel mondo c’erano  tanti bambini ma tanti di questi erano poveri e non potevano permettersi niente,  anche loro come tutti  gli altri bambini più  fortunati  desideravano dei giocattoli,ma non avrebbero mai potuto averli ,il cuore dell’angeloera colmo di tristezza e una lacrima gli  scorreva lungo il viso.
Natale che era molto  sensibile chiese all’angioletto cosa poteva fare per far spuntare  sui visi di tutti i bambini un sorriso e un po’ di felicità nei loro cuori.


L’angioletto rispose che, se Natale  voleva  poteva aiutarli.
Sarebbe dovuto partire caricando  sulla sua slitta trainata  dalle sue renne, un sacco pieno di doni da consegnare  a ciascun bambino, la notte Santa,  quando  nacque  Gesù Bambino. 

“Ma dove posso trovare i giocattoli per tutti i bambini del  mondo? E come posso  farcela  a consegnarli tutti in una sola notte e ad entrare  nelle case?  Ci saranno tutte le  porte chiuse!”

Si chiese Natale.
L’angioletto gli disse che Gesù Bambino l’avrebbe aiutato a risolvere  ogni  problema. Fu così che Gesù Bambino  nominò  Natale  papà di ogni bambino donandogli il  nome di
BABBO NATALE!


I primi giochi che Babbo Natale regalò furono costruiti con le sue stesse  mani : intaglió  nel legno bambole , macchinine , pupazzi ed ogni sorta di giocattolo .
Gesù Bambino  assegnò a Babbo Natale degli Elfi che altro non erano  che piccoli  angeli dalla faccia  simpatica che lo aiutavano a costruire  i giocattoli,a caricarli sulla slitta e a consegnarli in tempo  ogni anno la sera di Natale!  Gesù Bambino fece anche un piccolo  miracolo  :concesse alla slitta  di volare e alle otto renne il dono di poter volare nel cielo. 
Babbo Natale entrò,  quindi,in quella notte in ogni casa calandosi dal camino e riempiendo le calze che  ogni bimbo appende sotto il camino come d’usanza, e posando gli altri pacchetti più  grossi sotto gli alberi di  pino adornati a festa con luci e addobbi vari: palline, candeline, bastoncini di zucchero,  e anche nelle case delle famiglie più povere gli alberi  di pino venivano adornati con noci, mandarini,  frutta secca, che profumavano l’aria di festa e che poi venivano mangiati in famiglia tutti insieme.


Grazie alla magia dell’amore fu così possibile a Babbo Natale di essere sempre puntuale la notte Santa  nella consegna dei suoi doni, per poter far felici tutti i bambini del mondo.
E portare un sorriso nei loro visi e nei loro cuori!

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