Dicembre è il 12° ed ultimo mese dell’anno e conta 31 giorni.
In esso avviene il passaggio dall’autunno all’inverno,
che tradizionalmente coincide con il solstizio d’inverno (21 o 22 dicembre).
In questo giorno il sole raggiunge la sua massima declinazione negativa rispetto all’asse terrestre, determinando nell’emisfero boreale il momento di minore esposizione alla luce (ovviamente nell’emisfero australe avviene esattamente l’opposto) e di conseguenza la notte più lunga dell’anno.
Per i popoli antichi segnava il ritorno della luce, per via dell’allungamento delle giornate, e ciò dava luogo a feste e riti legati al sole e alle divinità ad esso collegate, come ad esempio Mithra (adorato sia dai persiani che in epoca greco-romana).
Nella liturgia cristiana questa tradizione è stata ripresa nella festività di Santa Lucia (13 dicembre), considerata come portatrice della luce.
Era legata alla luce anche l’altra importante festività del Sol Invictus, anticamente celebrata il 25 dicembre, in questo giorno si celebra il Natale cristiano, giorno in cui si onora la nascita di Gesù, salutato come “colui che creò il Sole” e quindi la luce.
Simili tradizioni esistono in altre fedi, come il Buddhismo che ricorda la festa dell’illuminazione tra fine dicembre e inizio gennaio.
In natura, il clima rigido di questo mese, caratterizzato da temperature molto basse con la possibilità di nevicate anche a quote più basse, rende del tutto vana l’attività di semina, da cui nasce il vecchio adagio contadino
“seminare decembrino vale meno d’un quattrino”.
Nel panorama astrale, domina la scena la costellazione di Orione, riconoscibile per la singolare forma “a clessidra” e per la moltitudine di stelle assai luminose che la compongono, concentrate in uno spazio limitato.
Nel calendario romano era il decimo mese dell’anno, da cui il termine latino decem “dieci”.
Nel calendario arcaico stilato da Romolo (che iniziava a marzo) risultava come ultimo mese dell’anno, ma con la riforma di Numa Pompilio, che aggiunse gennaio e febbraio, divenne il terzultimo.
La riforma giuliana fissò gennaio come mese iniziale dell’anno, riportando dicembre ad essere l’ultimo mese.
Sotto l’imperatore Commodo il mese aveva assunto il nome alternativo di Amazzonio, in onore della concubina dell’imperatore che quest’ultimo prediligeva nelle vesti di amazzone.
Poi con la morte dell’imperatore, il mese ritornò al nome originario.
Frutta e Verdura di stagione
I frutti di stagione del mese sono:
arance, avocado, banane, cachi, kiwi, mandaranci, mandarini, mele, mele cotogne, meloni, nespole, pere, pompelmo.
Frutta secca: noci, nocciole, arachidi, pistacchi, mandorle, fichi secchi, datteri.
Le verdure del mese sono: broccoli, carciofi (iniziano ad essere buoni in questo mese), carote, cardi, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicoria, cime di rapa, finocchi, indivie, porri, radicchio, sedano, spinaci, zucche.
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