Una storia buonissima! #StoriaDelCioccolato

Oggi voglio raccontarvi una storia che sicuramente troverete ottima

Perchè?

Leggete e capirete


C’era una volta tanto tempo fa….

La storia ha avuto inizio nello Yucatan nel 600 DC, i Maya furono i primi a creare la prima piantagione.

Dopo aver invaso la penisola dello Yucatan, i conquistatori spagnoli scoprirono presto il valore dei frutti, che i nativi usavano sia per preparare bevande (a cui venivano aggiunte vaniglia ,miele e spezie,) che per comperare merci e schiavi.

Ne esistono tre varietà di piante:

1) Forastero originaria del bacino del Rio delle Amazzoni coltivata principalmente in Africa e in Brasile,

2) Criollo: più pregiata e, molto rara, viene coltivata principalmente in Venezuela (il famoso cioccolato Chuao) ,in Ecuador, Sri Lanka, Timor Est,Java e a Papua in nuova Guinea,

3) il Trinitario: un ibrido di queste due).

Sbarcò in Europa nel 1544.

Nel 1569 fu assaggiato da Papa Pio V che lo trovò talmente disgustoso da dichiarare che mangiarlo di venerdì non rompeva il digiuno.

Avete capito di cosa parlo?

Del cioccolato ovviamente!

 

 

 

 

L’origine del nome deriva molto probabilmente dal nome di quell’antica bevanda: Xocoatl,(nelle sue terre d’origine, lo chiamavano “cibo degli Dei” per questo Linneo gli diede il nome scientifico Theobroma cacao che significa appunto cibo degli dei)

Ma torniamo alla nostra storia:

Nel 1847, nacque in Gran Bretagna, la prima tavoletta di cioccolato ad opera di Joseph Fry.

Nel 1865 l’Italiano Paolo Caffarel creò il gianduiotto.

La prima tavoletta di cioccolato al latte nacque invece in Svizzera nel 1875 ad opera di Daniel Peters ed Henry Nestlè (l’inventore del latte condensato).

Nel 1879, Rudolph Lindt, produsse il primo fondant= cioccolato fondente che si SCIOGLIEVA IN BOCCA prima, infatti, le tavolette di cioccolato si masticavano.

Da “neonata” fava a “giovane” tavoletta

(neonato di cioccolato)

I frutti della pianta vengono raccolti e aperti per estrarne le fave, che vengono poi accatastate e lasciate fermentare per qualche giorno

Dopo la fermentazione le fave vengono asciugate al sole e spedite alle industrie di trasformazione. dove avviene la tostatura, ad una temperatura tra i 110 °C e i 140 °C.

Le fave vengono schiacciate, eliminando il guscio e la massa rimanente viene sciolta nel “liquore di cacao”(non vi è alcuna presenza di alcol al suo interno, viene chiamato così solo perché è allo stato liquido) che viene sottoposto ad alte pressioni, per separare parte del burro
di cacao dalla polvere di cacao, secca.

A questo punto, a seconda del tipo di cioccolato che si vuole ottenere si mischiano gli ingredienti in vario modo: ad esempio per il cioccolato al latte si aggiungerà del latte in polvere o latte condensato alla “pasta di base” composta da liquore di cacao, burro di cacao, polvere di cacao e zucchero.

Si passa poi alla fase di concaggio: il cioccolato viene lavorato e areato in delle conche a temperature che possono toccare gli 80 °C.

L’ultimo stadio della lavorazione è la tempera che lo trasforma nella buona tavoletta di cioccolato che tutti noi conosciamo.

Curiosità…

Buone notizie!

Lo sapevate che si può dimagrire mangiando cioccolato?

 

Si si avete letto bene!

Lo hanno dimostrato alcuni ricercatori della University of California di San Diego attraverso uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Archives of Internal Medicine: esaminando i comportamenti alimentari di un campione di 1018 individui di sesso maschile e femminile, di età compresa tra i 20 e gli 85 anni è stato rilevato che risultano essere mediamente più magri coloro i quali assumono cioccolato più volte nel corso della settimana, rispetto a quelli che lo fanno saltuariamente.

Questo grazie alle Catechine, antiossidanti naturali di origine vegetale che aiuterebbero a dimagrire.

I benefici del cioccolato, purché fondente, sono numerosi (Il cacao contiene una serie di molecole antiossidanti benefiche, principalmente della famiglia dei Flavonoidi veri toccasana per combattere i segni del tempo e contrastare il processo di invecchiamento combattendo l’azione dei radicali liberi.) e riguardano molti aspetti della nostra salute, un recente studio, della Harvard Medical School di Boston il cioccolato fondente , sarebbe ottimo non solo per mantenere la forma fisica ma anche quella mentale migliorando la memoria specialmente quando si è un po’ avanti con l’età, sarebbe inoltre in grado di influire sull’umore contrastando la depressione, farebbe bene al cuore, limitando addirittura l’insorgere di patologie cardiovascolari e, ridurrebbe la pressione del sangue, sarebbe un ottimo rimedio contro i fastidi muscolari e i dolorosi crampi. contrasterebbe la comparsa delle carie, grazie ai tannini, che riducono la presenza di batteri nel cavo orale, al fluoro, noto alleato della salute dentale, e ai fosfati.

 

Ma non solo.Il cioccolato faciliterebbe anche la digestione favorendo il transito intestinale.

L’essenziale è mangiarlo spesso ma con moderazione.

Fate attenzione!

Il cacao contiene piccole quantità di un alcaloide, la teobromina, simile alla caffeina, una metilxantina che è una molecola tossica per molti animali,tra i quali i cani.

 

Vi è piaciuta la storia?

 

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