Santa Lucia fra storia e leggenda

Lucia visse tra il 283 e il 304 dopo Cristo, era una giovane siracusana orfana di padre,ricca e promessa sposa fin da bambina ad un pagano.

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Si convertì alla religione cristiana dopo la miracolosa guarigione della madre e decise di dedicare la sua vita al Signore.
Era il tempo in cui i cristiani venivano perseguitati ed uccisi per il loro credo e quando il suo pretendente venne a conoscenza della sua decisione, la denunciò e la giovane venne perseguitata e condannata a morte.

Gli occhi di Santa Lucia

La leggenda narra che un giovane le chiese in dono i suoi bellissimi occhi.
Lucia glieli donò, ma per miracolo ricrebbero.
Il giovane  desiderò anche questi, ma quando Lucia si rifiutò
questi assalito dall’ira, la trafisse con una lama.
Un’altra leggenda narra che gli occhi le furono cavati dai suoi aguzzini.
La martire è una delle sette vergini menzionate nel Canone romano e per la Chiesa Cattolica è Portatrice Cristiana di luce e
invocata come protettrice della vista a motivo dell’etimologia latina del suo nome (Lux, luce) l’emblema degli occhi sulla coppa, o sul piatto, sarebbe da ricollegarsi proprio a questo.

 

 

 

 

La portatrice di doni

In molte zone del Nord, ha anche il grato compito di portare i doni ai bambini.
E’ rappresentata in abito bianco con una corona di candele e arriva dal cielo, su un carretto pieno di doni, trainato da un asinello, per distribuirli ai bambini buoni. Un po’ come Babbo Natale, non a caso chi festeggia Santa Lucia ha un detto:

“la notte di S.Lucia è la più lunga che ci sia”

proprio per l’attesa dei bimbi.
I bambini in questa sera vanno a letto presto, lasciano latte e biscotti per la santa e fieno e carote per attirare l’asinello davanti alle porte di casa, e in alcuni paesi nei giorni antecedenti all’avvento e alla  festa di Santa Lucia, un uomo passa per le strade suonando un campanello.

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Il culto di Santa Lucia

Il culto di Santa Lucia parte da Venezia dove riposano le sue spoglie e arriva in molte parti d’Italia e d’Europa.
Anche in Svezia e Danimarca il culto della santa è molto presente, la tradizione vuole che la figlia maggiore indossi una tunica bianca e una sciarpa rossa in vita, con il capo coronato da un intreccio di rami e sette candeline, si svegli alle 4 del mattino e porti caffè, latte e dolci ai familiari ancora a letto.
Mentre i maschi di famiglia è tradizione che indossino grandi cappelli di carta e portino lunghi bastoni con stelline.
I ragazzi e le ragazze passano di casa in casa a portare le canzoni tradizionali della festa.

 

 

 

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