Mi manchi gattina del mio cuore…😢

C’è un’antica leggenda che racconta di un posto meraviglioso dove gli spiriti dei nostri amici animali si ritrovano una volta avvenuto il trapasso e li ci attendono per ricongiungersi con noi nel giorno in cui lasceremo questo mondo…
Io voglio credere che tu sia lì dolce Mia, a giocare, correre e saltare felice come ti piaceva tanto fare quando eri qui tra noi.
Hai vissuto solo poco più di 7 mesi tenera gattina, eppure ci hai regalato tantissimo amore, tante risate e la più genuina allegria.
Ci hai fatto  riscoprire la GIOIA, quella vera, quella di quando eravamo bimbi e  spensierati giocavamo ridendo di gusto  senza preoccuparci di nulla.
Te ne sei andata all’improvviso così com’eri arrivata lasciando un incolmabile vuoto dentro il cuore.
La casa ora è un posto triste e  silenzioso in cui tutto ci parla di Te.
In ogni angolo aleggiano ricordi che fanno male, ricordi di quando eravamo felici e non lo sapevamo .
Il giardino è troppo vuoto, persino Charlie il nostro vecchio cane non abbaia più da quando Te ne Sei andata.
Ormai niente sarà più lo stesso senza di Te.
Senza i Tuoi miagolii felici che ci accoglievano quando tornavamo a casa, senza i Tuoi
gorgoglii buffi che emettevi quando volevi giocare con noi, senza le Tue tenere fusa con cui ci coccolavi il cuore, senza i Tuoi bellissimi occhietti pieni d’amore con cui ci osservavi adorante come se fossimo le creature più speciali e belle del mondo.
Mi hai riempito la vita Gattina adorata, Sei arrivata come un dono inaspettato del cielo  nel mio giardino, in un giorno di metà maggio.
Eri stata lasciata lì dalla tua mamma insieme ai tuoi fratellini…Eri così piccola… Ma come miagolavi forte! Quanto l’avete aspettata la vostra mamma…I giorni passavano e da 4 siete rimasti solo in due: Tu e, un adorabile micetto bianco.
Miagolavi e miagolavi, lì insieme al tuo fratellino, al freddo di quella ventosa sera del 19 maggio 2021. Aspettavate che tornasse,
ma la tua mamma non è mai più tornata per voi. Siete  rimasti lì da soli..  Ma no, non eravate soli. C’eravamo noi.
La mia mamma ed io, non vi abbiamo abbandonati e vi  abbiamo portati in casa al caldo per nutrirvi. Ricordo che Tu tremavi moltissimo il tuo fratellino invece si muoveva poco e si lamentava molto… vi abbiamo coperti e riscaldati.
Tu continuavi a miagolare,forte con quel miagolio squillante, simile a un trillo.
Non ti arrendevi, la cercavi ancora la tua mamma…  Poco dopo purtroppo… il tuo fratellino è volato via…
Sei rimasta da sola… Quanto hai miagolato piccola Mia, avevi capito che lui non c’era più…ma non eri  sola!
Ora Tu avevi noi che eravamo tutto il tuo mondo
e noi  avevamo Te che eri il nostro piccolo amoretto, la nostra perla rara,la nostra principessa, la nostra Miessa (Miessa= Mia principessa), come ci piaceva tanto chiamarti giocosamente.
Eravamo una famiglia ❤
È così, con questo triste inizio che ti sei affacciata alla vita e nonostante gli ostacoli che hanno intralciato il tuo cammino Tu hai lottato sempre con la forza di una piccola tigre di cui portavi il bellissimo pelo di un colore fra il grigio il marrone e il nero e quell’adorabile musetto bianco e, quell’elegante incedere.
Hai lottato, sempre. Come in quella notte,prima del mio compleanno.
In quella tremenda notte abbiamo temuto di perderti…
Ma Tu hai lottato con le unghiette e con i dentini, hai lottato con tutta la forza che avevi e ce l’hai fatta e mi hai fatto il più bel regalo di compleanno che potessi mai sperare di ricevere!
Giá, quei dentini con cui la prima volta mi mordicchiasti amorevolmente dimostrandomi che mi avevi scelta come la tua compagna di giochi, la prima a cui hai mostrato fiduciosa il tuo bel pancino.
Quei dentini che poi sono diventati dentoni da “gattessa squalessa”.
Quanti ricordi patatina Mia: Eri solo una morbida  batuffola e noi ti davamo il latte con il biberon e tu ci guardavi incantata con gli occhietti che ti brillavano, quei bellissimi occhietti dalle grandi pupille, così dolci e malinconici… Quei dolci occhietti che chiudevi ogni volta che ti coccolavamo per dimostrarci tutto il tuo abbraccio d’amore.
Pian piano un passo incerto  dopo l’altro, su quella sediolina, hai imparato a camminare da sola. Com’eri goffa! Quante risate ci hai fatto fare!
E poi quanta fatica quando dovevi bere da sola! Ci guardavi con quel musetto sporco di lattuccio ❤ era come se cercassi la nostra approvazione.
Abbiamo sempre cercato, goffamente di insegnarti di farti capire come fare, perchè non avevi nessun altro che potesse farlo. Tu sembravi proprio non volerne sapere…. e poi… non si sa come… ci sorprendevi e accadeva una piccola magia e tutti ridevamo orgogliosi di essere riusciti insieme a te a fare un altro piccolo passo avanti.
Poi, dopo varie peripezie hai finalmente iniziato anche a  mangiare da sola! Quanto ti piacevano quelle scatolette!
Le adoravi, più dei croccantini. Ne sentivi il profumo a chilometri di distanza e iniziavi a fare quel miagolio che non avevo mai sentito!
Un misto fra un piagnucolio e un ululio…Per questo l’avevamo ribattezzato il “miagululio”.
Ma, per quanto adorassi quelle delizie  mangiavi solo dopo che la mamma ti faceva le carezzine sulla testolina.
E quanto Eri dolce quando la mamma Ti faceva il bagnetto, anche se avevi paura del phon non Ti muovevi e lasciavi che Ti asciugassimo quel morbido pelo.
Eri proprio una “gattina brava brava!” come ti diceva sempre la mamma.
E quanto Ti piaceva giocare con quelle palline!
Con 40 gradi riuscivi comunque ad essere sempre super scattante mentre noi, grondanti di sudore, tentavamo (in vano!) di prenderle prima di Te.
Ricordo che quando Ti trovammo Eri così piccola da non sembrare neppure un gatto ma una tenera topolina con il viso di una scimmietta!

Sì, eri così piccola che  entravi in una mano!


Pian piano,giorno dopo giorno, grazie alle amorevoli cure della mamma, sei cresciuta sempre più bella, bellissima!
Solo quegli occhi quei dolcissimi occhi verdi erano gli stessi e Tu hai  continuato a guardarci con lo stesso incanto e adorazione.
Ci hai fatto sentire speciali, ognuno a suo modo.
Ti piaceva sederti davanti alla porta finestra, e osservarci per ore ed ore. Sembrava che l’unico obiettivo del Tuo esistere fosse renderci felici, che  Vivessi  aspettando solo che venissimo da Te per giocare.
Ricordo   con nostalgia come mi accoglievi quando il mattino uscivo nel giardino,
Tu eri accucciata su quel tavolino che amavi e mi osservavi.
Io ti sussurravo “ciao patata!” e Tu mentre ti stiracchiavi, allungavi quelle tenere  zampette per afferrarmi ❤
poi correvi a nasconderti e io giocosamente fingevo di non aver visto nulla e iniziavo a chiamarti “dov’è Mia? dov’è?” Tu restavi ben nascosta e sembrava  proprio non volessi saperne di uscire e proprio quando stavo per andare via, Sfrecciavi all’improvviso fra le mie gambe e mi srrappavi una risata.
Quanti pomeriggi d’estate ho passato a giocare con Te…Io e la mamma ti spupazzavamo di coccole e Tu satura di tanto affetto correvi via ma poi tornavi subito per giocare ancora!
Ti piaceva mordicchiarmi le mani e proprio non capivo il perchè! Osservavi ammaliata le dita che la mamma ti passava giocosamente davanti e all’improvviso con un balzo le sfioravi con quelle morbide zampette prive di unghie e quando ci vedevi ridere di gusto, correvi via tutta contenta.
Quante risate quando giocavi con i palloncini! Li osservavi incuriosita, ti accucciavi e…poi… boooooooom!
E mentre il nostro cane abbaiava spaventato dal “salto con scoppio” Tu facevi la finta indifferente e già puntavi ad un altro palloncino da scoppiare!
E quel pane…quanto ti piaceva…!


Quante risate ci hai fatto fare quando io e mio fratello cercavamo giocosamente di togliertelo e Tu lo portavi via e lo nascondevi come se fosse la cosa più preziosa del mondo!


Quanta vitalità avevi quando saltavi giocherellando con papà! Quanta felicità ci hai donato!
Abbiamo sempre cercato di proteggerti piccolo tesoro,sempre!
Ma proprio quando pensavamo che non avessi più bisogno di noi Tu ci hai lasciati…troppo in fretta…
Ma noi avevamo ancora un gran bisogno di Te…
È strano pensare che quella notte in cui sei stata tanto male era come se fossi tornata una cucciola.
Ho ancora negli occhi l’immagine di Te immobile in quel cestino.
Quel cestino che proprio non ti piaceva!
Quel cestino che hai sempre evitato come la peste quando stavi bene.
Ci salivi su un secondo e poi schizzavi via subito.
Forse perchè sapevi già tutto…
Ma quella brutta notte, Tu che di solito saltellavi,  correvi e non stavi un attimo ferma, sei rimasta li e non ti sei più mossa.
Lì con Te c’era la mamma che  cercava di calmarti e riscaldarti.
Eri così debole, ti lamentavi, mentre la mamma Ti avvolgeva in quella  copertina gialla.
La mia copertina preferita, che ti ho donato per tenerti al caldo.
Spero tu l’abbia sentito il mio dolce abbraccio… Quell’abbraccio che non ho potuto darti per paura di farti male.
Spero che almeno per un pò quel tepore ti abbia alleviato quei dolori e la febbre.
Che quella copertina ti abbia abbracciata fino alla fine…
Anche da cucciola Ti coprivamo con una copertina perché quando Ti davamo la pappa tremavi.
Ti nascondevi lì sotto per poi sbucare con la testolina e  guardarci con gli occhietti che ti brillavano.


E dopo la pappa, la mamma ti faceva fare “pipi popò pupù”.
Dopo arrivava il momento de” la ninna, la nanna e la ohhh!”e la mamma ti cantava “palloncino blu” per farti addormentare (o almeno ci provava!).
Quante coccole ci siamo fatte dolce gattina…
Amavo tanto quando cercavi quasi di arrampicarti sulla mia gamba e con quelle adorabili zampette facevi “il pane” sul mio ginocchio, come quando eri sul tuo morbido cuscino nel cestino e, mentre mi inondavi  con le tue dolci fusa “prrrrrrrrrr prrrrrrrr prrrrr ” ❤così rumorose che sembrava russassi❤ mi giravi intorno mentre ti accarezzavo e mi sfioravi con il tuo soffice pelo e la tua bella  coda per poi sbucare da dietro la mia gamba e “abbracciarla” con le tue zampette.Poi ti sedevi e mi guardavi con i tuoi splendidi occhioni e allora non resistevo a tanta dolcezza e ti prendevo in braccio e Tu mi accarezzavi con la  zampetta mentre mi guardavi quasi incantata ❤
Mi riempivi sempre di fusa piccola “fusilla” mia ❤
Eri un tesoro di gattina!


Anche quel tremendo pomeriggio del 21 dicembre 2021 ci siamo coccolate tanto piccola Mia,ma quel pomeriggio non Volevi proprio giocare…E tu di solito amavi tanto  giocare…
Solo poche ore dopo hai iniziato a stare male tanto male….😢
Il giorno dopo ti abbiamo ricoverata nella clinica veterinaria e dopo un’angosciante  telefonata in cui la veterinaria ti dava per spacciata, siamo venute di corsa a trovarti dopo ore e ore di pianto con il cuore a pezzi.
Eri stranamente calma e intontita lì in quella gabbietta, forse a causa dei farmaci che ti erano stati dati, muovevi solo le orecchie, come quando eri piccola e venivamo a controllare se dormivi, cercando di non fare rumore per non svegliarti ma Tu ci beccavi sempre con quelle orecchie super attente.
Quella triste sera avevi gli occhietti dalle grandi pupille dilatate come da cucciola… Ma ahimè le cause erano diverse…
Eri dolcissima, anche se stavi male non ti sei mai lamentata, nemmeno una volta. Per questo speravamo…Sì, speravamo che ce l’avresti fatta anche stavolta, che anche stavolta ti saresti ripresa..
e invece,  nonostante un apparente miglioramento questa volta non ce l’hai fatta…Te ne sei andata per sempre portandoti via un pezzo di cuore, alle 4 di quel triste mattino del 23 dicembre 2021 a soli due giorni da Natale.
Natale che ormai  non sarà mai più la mia festa preferita… Ormai guardare un albero addobbato e le lucine intermittenti che prima mi davano tanta allegria e calore ora mifa solo ricordare
quel triste giorno prima che Tu morissi, mentre aspettavamo la veterinaria per ricoverarti… Eri così stanca che a momenti non riuscivi a tenere gli occhi aperti.
Per non farti dormire e rischiare di farti scivolare nel coma, la mamma Ti prese in braccio come faceva di solito ogni sera, quando stavi bene e prima che Tu andassi a fare la nanna Ti accarezzava il musetto.
Ti passeggiò per casa. Cercammo di tenerTi sveglia, Tu negli attimi in cui non Eri troppo debole per chinare il capo osservavi tutto con attenzione: gli addobbi natalizi, l’alberello con le lucine a intermittenza che nei giorni prima sembravano non interessarTi affatto.
Quei babbo natale che scendevano giù dal soffitto.Quella stellina.
Poi inspiegabilmente, all’improvviso,  cercasTi di afferrare con la zampetta la statuetta di un angioletto…Fu allora che tutto ciò che inconsapevolmente sapevamo fu chiaro.
Tu Sei sempre stata un Essere Speciale, venuto da noi dopo un lungo periodo difficile per ridarci la gioia…
Un angioletto, proprio come quella statuetta che cercavi di afferrare con la zampetta,proprio quella statuetta fra tante.
Forse è per questo che sei volata via così in fretta?
Forse è per questo che nei momenti in cui Ti penso mi sembra sempre di sentirTi accanto a me?
Ma sì, voglio crederci! Ora Sei lassù e finalmente non soffri più…
Forse Sei un pò triste perché ci vedi piangere per Te e Ti chiedi il perché, Tu hai sempre cercato di farci sorridere e di coccolarci.
La verità Mia, dolce sorellina pelosa è che mi manchi tanto…Manchi a tutti..
Ci tormenta non sapere, non aver capito quale sia stata la causa della tua morte.
Ci angoscia il non aver  potuto fare niente per evitarlo, noi che abbiamo sempre cercato di proteggerti non ce l’abbiamo fatta a salvarti ancora una volta…
Sto cercando di trovare un senso a quanto è accaduto ma la verità è che nessuno su questa terra ha le risposte al senso che possa avere perdere qualcuno.
Ciò che so è che  spesso, erroneamente si giudicano come troppo melodrammatici coloro che   manifestano dolore per la perdita di un caro amico peloso.
Siamo portati a pensare che i lutti seri interessano solo le persone, non gli animali, “ma dai è solo un gatto è morto? Prenditene un altro!”.
No, Tu non sei mai stata solo una semplice gatta,
dolce Mia.
Ho avuto dei gatti prima di Te ma non ci sarà mai più Qualcuna come Te!
Eri la nostra rosa che abbiamo curato con pazienza e amore e che quando è fiorita ha diffuso intorno a sé tanti petali profumati d’amore.
Ora lo so, non esiste un lutto più grave di un altro, esiste un lutto, diverso per ogni creatura ma è pur sempre un lutto.
Sei stata la migliore AMICA che si potesse avere! Migliore di tante “amiche” che, dopo averle salvate dal suicidio, come ricompensa mi hanno sbattuto la porta in faccia solo perchè “non ti sei comportata da vera amica appoggiandomi anche se sapevi che stavo sbagliando”.
Migliore di tutte quelle “amiche” che, dopo aver consolato  in seguito alla morte del fratello sono sempre state bugiarde e invidiose di me. Migliore di quelle “amiche” che in piena pandemia mi hanno fatta sentire “strana” perchè cercavo di confortare gli altri e invece avrei dovuto fare come loro che si isolavano nell’egoismo e stavano così tanto  bene perchè
“ora finalmente  lavoro da casa e non interagisco più con quegli stronzi dei miei colleghi!” …Giá…peccato solo che fuori la gente moriva…
Tu piccola Mia,mi hai dato tantissimo affetto puro, senza pretendere nulla in cambio ed è questo il migliore dei doni che si possa ricevere.
Grazie Mia, GRAZIE Patata!
GRAZIE di essere entrata nella mia vita!
Mi mancherai Sempre GATTINA DEL MIO CUORE…💔
Fammi le fusa da lassù 😢

Non è stato facile scrivere questo articolo.
L’ho scritto con il dolore nel cuore, quel dolore misto a disperazione che si prova quando si perde per sempre qualcuno che abbiamo amato tanto.
Sono trascorsi già 16 giorni da quando non c’è più. Anche se a me sembra sia passato così tanto tempo… Quanto mi manca! È andata via improvvisamente e in un modo tanto  scioccante che se ci penso mi sembra di vivere un tremendo incubo….
Magari lo fosse! Magari potessi svegliarmi e rivederla ancora un’altra volta, accarezzarla e stringerla forte!
Solo ora sono riuscita a mettere tutto nero su bianco.
Ho dovuto lottare con le lacrime che proprio non volevano fermarsi.
L’ho fatto, perché avevo bisogno di affidare i miei ricordi a questo blog, perché la Mia dolce gattina merita,(sì perchè Lei è ancora presente seppur da un’altra parte qui accanto a noi, lo sento!) che tutti sappiamo quanto è Speciale. Vorrei che  questo articolo possa aiutare altre persone che si ritrovano a vivere la mia stessa esperienza,a non arrendersi.
Ho trovato la piccola  Mia abbandonata nel mio giardino insieme ad un altro micetto che purtroppo è morto poco dopo.
La veterinaria a cui ci siamo rivolte, ha stimato che la gattina poteva avere all’incirca 12 giorni al momento del ritrovamento e, data la situazione
l’aveva data per spacciata fin dal primo momento (probabilmente per brutte esperienze già avute con altri trovatelli) dandoci poche speranze di vita per lei, poiché dato che la sua mamma non l’aveva potuta allattare,la cucciola avrebbe avuto inevitabilmente dei problemi
.
Ma, nonostante l’angoscia di perderla da un momento all’altro,mia madre, quella santa donna,   non si è mai tirata indietro e s’è assunta fin da subito quel gravoso impegno sulle spalle senza mai arrendersi e se n’è presa cura come fosse una figlioletta.
Un pò tutti le abbiamo dato una mano,fin quando sembrava che finalmente la gattina fosse cresciuta in salute e aumentata di peso.
Purtroppo però, inevitabilmente, per quanto abbiamo potuto sostituirci artificialmente alla natura,la gattina ha sempre avuto delle carenze e dei problemi di salute di cui purtroppo ci siamo accorti fino ad un certo punto, perchè lei si lamentava di rado e la veterinaria  ha sempre trattato il suo caso con poca cura e troppa superficialità e  purtroppo quando l’abbiamo capito era ormai troppo tardi…
Vorrei che chi mi legge sappia (ve lo dico per esperienza) che se deciderà di prendersi cura di un cucciolo orfanello dovrà essere disposto ad assumersi l’impegnodi nutrirlo come fosse un neonato, quindi ogni tre ore e questo significa notti insonni e giorni faticosi (mia madre ahimè lo sa bene!!), inoltre il cucciolo potrebbe mal tollerare il latte artificiale e sarete costretti,data anche la sua inappetenza e lo scarso accrescimento, a sostituirlo con quello di capra.
Purtroppo però, anche allora il cucciolo potrebbe  avere violenti attacchi di diarrea a causa forse dell’ intolleranza verso questo tipo di latte…
In verità nessun tipo di latte artificiale o di altro tipo può veramente sostituire quello materno  che contiene anticorpi fondamentali la cui mancata assunzione da parte del piccolo aumenta notevolmente il rischio di complicanze, come patologie enteriche necrotizzanti e setticemia.
La cosa migliore sarebbe trovare una “balia”  una gatta che sta già allattando e che, con qualche accorgimento, “adotterà” anche il nostro cucciolo.
Alla fine di ogni pasto,dovrete poi strofinare con un panno umido la zone anale e i genitali del piccolo per simulare il leccamento materno,
inducendo così la minzione e la defecazione, che non avvengono spontaneamente nei cuccioli molto piccoli.
Inoltre un cucciolo così piccolo non avrà ancora sviluppato una termoregolazione funzionale come quella dell’adulto cosa a cui dovrete provvedere voi:
noi la circondavamo di bottigliette di acqua calda e coperte calde.
Insomma, dovrete sostituirvi in tutto e per tutto alla sua mamma ed è per questo che lui, alla fine sarà come un altro figlio adottivo per voi non un semplice gatto.
Sarà una sfida dura non ve lo nego, ma vi assicuro che il cucciolo vi ripagherà ampiamente con il suo infinito amore.
Non vi lasciate scoraggiare se il vostro veterinario vi dà fin da il suo verdetto insindacabile di morte.  Piuttosto cambiate veterinario.
Non fate l’errore di affidarvi a chi dimostra poca cura e attenzione verso i trovatelli.
Anche loro hanno diritto a vivere e chi ama davvero gli animali non dovrebbe mai classificarli in categorie di serie A e Z…
La prima cosa che un veterinario davvero attento e serio farà è verificare le condizioni di salute del cucciolo, se ha delle carenze (per favore non sottovalutate mai questa problematica!) che monitorerà.
Forse dopo mesi, purtroppo,nonostante le vostre cure e attenzioni,lo perderete lo stesso il vostro piccolo… e soffrirete… soffrirete TANTO!
Proprio perché quella piccola creaturina vi avrá dato tantissimo in poco tempo.
Ora vi starete di certo chiedendo “ma allora dov’è il vantaggio di tutto questo? Tanta fatica per nulla è solo tempo perso!”.
Credetemi non è così! Nonostante tutte le difficoltà che incontrerete NE SARÀ COMUNQUE VALSA LA PENA.
Non ascoltate chi vi dice che “probabilmente la madre lo ha abbandonato perchè il cucciolo è malato e non sarebbe dovuto vivere”.
Non è giusto condannare prematuramente a morte chi non è “sano” saremmo solo dei freddi e spietati sterminatori, dei mostri, non degli  esseri umani.
Una Vita anche se breve è comunque VITA e nessuno deve permettersi di ergersi a giudice supremo su di essa.
Non lo abbandonate il vostro cucciolo, ha solo voi al mondo e godetevelo  quanto più potete
perchè, se un giorno non ci sarà più saranno questi i ricordi che vi scalderanno il cuore dolorante.
Purtroppo è normale infuriarsi e maledire il cielo. Lo so bene.
Avete faticato così tanto per crescerlocome un  giardiniere vi siete presi cura del vostro semino, con pazienza e perseveranza perchè ciò che
ha valore richiede tempo per dare i propri frutti.
E proprio quando credevate di avercela fatta, di aver regalato a quel semino l’opportunità di germogliare la vita ha  cambiato di colpo tutto in un modo tanto crudo e scioccante che non riuscite a capire, a farvene una ragione.
Non vi resta che accettare,anche se con dolore  che
nulla può mai restare per sempre com’era.
La vita dà e la vita toglie. Bisogna perciò apprezzare ciò che ci ha concesso di avere anche se solo per un breve lasso di tempo.

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