#MaschereDiCarnevale: PANTALONE

Questa è una delle più antiche e caratteristiche maschere veneziane.
Incarna un mercante ricco, avaro e carico di sospetti.
È anche puntiglioso, sordo e autoritario.
Il commercio e il denaro sono le sue uniche preoccupazioni.
A volte viene rappresentato scapolo; altre volte con moglie e figlie che lo raggirano come vogliono. In alcuni casi le figlie si chiamano Rosaura e Isabella, in altre recite sono Camilla e Smeraldina.
Si impiccia sempre dei fatti degli altri e si inserisce sfacciato e sapientone nelle dispute altrui finendo col prendere le busse dai contendenti.
Nonostante la sua situazione di ricco commerciante piange sempre miseria.
I suoi servi patiscono costantemente la fame.
Il nome del nostro amico è ricco di aneddoti e tradizioni.
Pare che i pantaloni, indossati attualmente, si chiamino così proprio dal nome di questa maschera della Commedia dell’Arte.
Secondo alcuni Pantalone prende il nome da san Pantaleone, santo venerato nella città di Venezia. Secondo altri, invece, il nome deriverebbe dal termine “piantaleone”, col quale si indicavano scherzosamente i commercianti veneziani per la loro mania di piazzare dappertutto il leone simbolo della Serenissima.
Come il suo mestiere prevede veste calzoni e calze rosse.
Anche la casacca è rossa mentre il colletto è bianco.
Il cappello rosso, e morbido, tipo una cuffia, sembra essere un tutt’uno con la maschera nera dal naso adunco. Porta un mantello nero e pantofole con la punta all’insù alla moda orientale, gialle.

Ha anche una cinturina
con appese una borsa piena di monete d’oro e una piccola
spada per bellezza.
La sua barba è grigia e a punta.

 


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